Che governo sarà con Meloni premier? Investimenti al Sud, guerra in Ucraina, legge di bilancio: le risposte di Crosetto

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Dopo il successo elettorale di Fratelli d’Italia è il momento di capire quali saranno le principali mosse del nuovo esecutivo: l’analisi del fondatore del partito e consigliere di Giorgia Meloni

Nei numeri questo Governo “ha la maggioranza più forte degli ultimi 30 anni”. Lo ha sottolineato ieri sera Guido Crosetto, intervenuto su Rete 4 durante il programma ‘Quarta Repubblica’ di Nicola Porro. Il fondatore di Fratelli d’Italia insieme agli ex-ministri di Alleanza Nazionale, appunto Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa, spiega quali saranno le basi del prossimo esecutivo alla guida di colei che definisce semplicemente “amica” ma con la quale condivide molti pensieri di partito e ne fa da consigliere: “quello che nascerà, sarà sicuramente un governo politico perché il programma è politico, chiaro e definito da tutta la coalizione. Le persone che all’interno dell’esecutivo dovranno occuparsi di determinate materie devono essere le migliori disponibili, indipendentemente dal partito, mi aspetto che si scelga su merito. Lo dicono tutti i politici? Meloni non è ‘tutti i politici’, non sbagliatevi”.

Crosetto ritiene che Giorgia Meloni “sa quali sono le cose importanti questo Paese, lei lascerà spazio alle attività economiche per riportarle in Italia, rendendo attrattiva la nostra terra. Il più grande problema è del Sud è che ha fatto scappare le migliori menti perché non trovavano una risposta alle loro esigenze lavorative di lavorare. Ed è su questo che bisogna lavorare, perché è al Sud dove si può crescere di più. Dobbiamo ridare dignità, lavoro e ricchezza, non esiste alcuna differenza sul rapporto col Mediterraneo e l’Africa. Per essere una Nazione forte, devi avere rapporti internazionali forti, e Giorgia Meloni lo ha capito perfettamente. Siamo una nazione manufatturiera quindi dobbiamo essere necessariamente aperti all’esterno, il Mediterraneo è sicuramente fondamentale in quest’ottica, l’Italia deve diventare il ponte dell’Europa sull’Africa e diventare leader dei Paesi che guardano a Sud. I porti e le autorità portuali sono fermi, bloccati da anni per colpa della burocrazia, alcuni non riescono a parlare col ministero di riferimento per diversi mesi”. E’ questo un chiaro riferimento al Ponte sullo Stretto di Messina, l’opera che collegherebbe il Sud Italia all’Europa attraverso il completamento del Corridoio Scan-Med. Oggi, infatti, il traffico commerciale che arriva dall’Africa o dall’Asia (attraverso il Canale di Suez) non passa dall’Italia per motivi logistici e mancanza di infrastrutture idonee e preferisce raggiungere il porto di Rotterdam. Il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria darebbe una grande mano verso gli investimenti che servono per il miglioramento di scali anche come Ragusa e Gioia Tauro, rilanciando così l’economia dell’intero Stato, non solo di due Regioni.

La scelta dei nuovi Ministri “non arriverà nelle ultime ore, lei è da 20 anni in politica quindi per motivi di frequentazione conosce perfettamente anche figure di altri partiti”. E sulla finanziaria Crosetto dà una risposta tecnica: “la Legge di Bilancio va mandata all’Europa entro il 15 ottobre, in teoria quindi la struttura andrebbe fatta dal Governo Draghi, ma il Governo Draghi pare non voglia assumersi questa responsabilità. Una scelta del genere metterebbe in grande difficoltà il prossimo esecutivo facendo un danno all’Italia”.

Da parte di Giorgia Meloni “c’è grande consapevolezza dei problemi del Paese e non dovete dimenticare quella che forse è la più grave, ovvero l’inflazione – sottolinea Crosetto – . Un male che colpisce 60 milioni di italiani e sta indebolendo la parte più debole del Paese. Potrebbe anche essere che l’astensione al voto è dovuta proprio al fatto che molti non hanno più da mangiare e non hanno voglia di andare a votare. Abbiamo la capacità di parlare male di noi all’estero, cosa che mi auguro scompaia, perché è davvero dannoso portare lo scontro politico italiano all’estero. Meloni sarà il primo ministro di tutti gli italiani, non solo di chi vota Fratelli d’Italia, è per questo che ho apprezzato la chiamata di Letta, è così che si fa”.

Prezzo del gas, Crosetto: “ecco la strategia di Meloni”

“Noi abbiamo due Europa: quella che ha lasciato morire la Grecia e quella della pandemia che ha inventato il Pnrr. Due approcci totalmente diversi, ma non è questo il tema – spiega ancora Crosetto – . Il prezzo del gas ne parliamo da mesi e non si fissa perché l’Olanda ha il suo mercato, la Norvegia tende a venderlo ad un prezzo sempre più alto. C’è stato un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, che mi piacerebbe capire se è vero perché non lo ha smentito nessuno. Spiegava che la Germania, mentre fa finta di fare la guerra alla Russia, trova l’accordo per comprare il gas a un terzo di quello che lo paghiamo noi, questi sono gli atteggiamento che proprio minano alla solidità dell’Europa. Quando Meloni dice ‘è finita la pacchia’ significa che l’Italia andrà ai tavoli europei per farsi rispettare e partecipare con un peso ai tavoli negoziali”.

A proposito di politica estera e di considerazione di Giorgia Meloni fuori dai confini internazionali ha espresso il proprio punto di vista lo scrittore Luigi Bisignani: “sarà un governo di grande responsabilità e già l’atteggiamento del mondo ha cambiato visione nei suoi confronti. Col passare della settimane si è capito che Meloni ha l’appoggio degli Stati Uniti, anche l’Inghilterra appoggerà Meloni, quindi avremo un leader che cambierà il volto dell’Europa perché l’asse franco-tedesco troverà degli ostacoli. Non dobbiamo dimenticare che lei è anche presidente del partito Conservatore europeo”.

Sul rapporto con Salvini e Berlusconi, Bisignani ritiene che “entrambi avevano bisogno di un governo forte, ma anche Letta e il Pd sono completamente allo sbando. Non vedo grossi problemi all’orizzonte. Draghi? Meloni sarà così brava a spingere Draghi verso la Nato, così da poter dirigere le questioni internazionali. Mattarella? Adesso dovrà stare attento, fino ad oggi ha giocato con due presidente del Consiglio trovati “per caso”, ora invece trova un leader eletto dal popolo e che ha l’esperienza di essere stato ministro e vice presidente della Camera. Nel governo della Meloni non credo che accadrà quello che è successo nei precedenti esecutivi, ovvero che sono entrati gli ‘amici del Quirinale’ e possiamo fare i nomi. Meloni non è arrivata dalla Garbatella, è nelle istituzioni da oltre 15 anni”.

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