Inflazione, aumenta il costo della vita: Reggio Calabria tra le città più virtuose, male Catania e Palermo

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Mentre Reggio Calabria è terza fra le città in cui è minore il peso dell’inflazione, Messina è poco sotto la media italiana con un aumento dei prezzi che corrisponde al +9,5%

Il tasso di inflazione continua a salire e, nel mese di agosto, supera il 10% in quattro città italiane. A renderlo noto è l’Istat che ha pubblicato i dati delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. In testa alla classifica dei capoluoghi figura Bolzano dove l’inflazione annua, pari a +10,5%, la più alta d’Italia, ex aequo con Catania, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 2791 euro. Seguono, con incrementi a due cifre, Palermo (+10,4%) e Trento (+10,2%). La città etnea è comunque la più penalizzata fra quelle del Sud dall’aumento dei prezzi, mentre la più virtuosa risulta essere Campobasso, con un’inflazione del 7,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1373 euro. Seguono in questa classifica Catanzaro (+7,5%, +1401 euro) e al terzo posto Reggio Calabria (+7,6%, +1419 euro). La città di Messina è a metà tra le siciliane e le calabresi con un aumento del +9,5% dei prezzi (+1812 euro).

In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +10,2%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 2650 euro su base annua. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi del 9% implica un’impennata del costo della vita pari a 2060 euro, terza l’Umbria, +9,1%, con un rincaro annuo di 2056 euro. La regione più risparmiosa è il Molise, +7,5%, pari a 1373 euro, seguita dalla Puglia (+8,6%, +1392 euro); medaglia di Bronzo per la Calabria (+8,1%, +1482 euro).

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