Regionali in Sicilia, De Domenico sulla rinuncia alla candidatura col Pd: “questo approccio politico non mi appartiene”

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“Sono stato e resto una espressione civica prestata alla politica, della quale non mi appartengono appieno ritualità e tatticismi che non giovano alla gente ma solo a chi li pratica”, confessa Franco De Domenico in una riflessione personale

La rinuncia di Franco De Domenico alla candidatura in vista delle elezioni Regionali del prossimo 25 settembre è stato uno tsunami che ha travolto gli ambienti del Pd siciliano. Ad una settimana dalla notizia, l’ex candidato sindaco di Messina ha sentito il bisogno di condividere con gli elettori le proprie riflessioni di questi giorni, lo ha fatto pubblicando un post tramite le pagine Facebook. Dopo aver inizialmente ringraziato amici, colleghi, militanti e tutte quelle persone che in questi anni lo hanno sostenuto, De Domenico spiega che l’impegno in politica gli ha consentito “di ricevere continuamente l’affetto e il calore di tantissima gente, specie di chi da questa viene spesso trascurato. Gli obiettivi raggiunti sono stati il frutto di un lavoro di squadra, una squadra fatta di persone alle quali sono e sarò sempre grato”.

“Ho cercato di restituire tutto il bene che ho ricevuto, con passione e dedizione – prosegue De Domenico – . L’obiettivo principale del mio lavoro è stato tutelare gli interessi dei cittadini della provincia di Messina, ed in particolare delle fasce più deboli, specie durante le fasi acute della pandemia, ma anche affrontare il gap strutturale della nostra regione e quelle situazioni di disagio che non permettono di esprimere a pieno il potenziale di questo territorio. 5 anni fa ho scelto, anche influenzato dalla mia formazione cattolica, di anteporre al mio percorso professionale l’interesse della mia comunità. Una scelta che mi è costata, anche economicamente, ma che rifarei (a differenza di altri, sicuramente, non ho tratto alcun beneficio economico, tutt’altro). Ho provato a mettere le competenze acquisite a servizio della comunità a cui appartengo, sentendo forte il desiderio di ricambiare”.

De Domenico è chiaro quando afferma che le energie messe in campo, in un contesto non favorevole, non sono state sufficienti a raggiungere i risultati ai quali la sua squadra aspirava: “in questo momento storico, viene premiato e ricercato un approccio che valorizza soluzioni semplici a problemi complessi, le parole piuttosto che i fatti, approccio che non sento mio e che non ritengo utile per affrontare le difficili sfide che ci aspettano. Sono stato e resto una espressione civica prestata alla politica, della quale non mi appartengono appieno ritualità e tatticismi che non giovano alla gente ma solo a chi li pratica. Mi sono avvicinato al mondo della politica, libero di esprimere le mie idee e i miei valori, con l’indipendenza che solo chi non vive aggrappato alla poltrona possiede. Questa libertà mi permette di riprendere le attività che ho interrotto, perché nella vita è necessario dedicarsi a ciò che ci motiva di più, per rispetto delle persone che dipendono dal nostro lavoro e che in noi ripongono la loro fiducia e le loro speranze”.

Infine, Franco De Domenico spiega che non farà comunque mancare il suo impegno civico: “non verrà meno, mi batterò soprattutto affinché “l’ascensore sociale resti sempre funzionante per consentire ai più meritevoli di esprimere i propri talenti, combattendo quei mediocri che cercano di “bloccarlo al piano” per mantenere i loro privilegi, consapevole che tutti noi con le decisioni che ogni giorno prendiamo e con il nostro comportamento, determiniamo il progresso o il decadimento delle nostre comunità. Come Piero Angela ci ha ricordato nel suo ultimo saluto, è importante che ciascuno di noi faccia la propria parte per questo nostro difficile Paese. E io non intendo venir meno a questo impegno”.

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