Elezioni, Giuffrida a StrettoWeb: “il Ponte? Serve un referendum popolare”

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Elezioni, Giuffrida a StrettoWeb: “pensare alla Sicilia oggi richiama inevitabilmente un’ immagine gattopardesca, è difficile nelle condizioni date non pensarla come terra irredimibile”

Insegnante di italiano e storia da più di 30 anni, da 15 anni all’Istituto professionale Antonello, Laura Giuffrida, vice segretaria del Partito Democratico, è candidata alle elezioni politiche. In una chiacchierata a StrettoWeb, Giuffrida ci ha illustrato la propria posizione sul Ponte sullo Stretto, le priorità della Sicilia ed il caro bollette.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?

“Credo che ci come me milita in un partito, nello specifico come vice segretaria provinciale del  Partito democratico, abbia il dovere di fare responsabilmente la propria parte nel momento in cui ciò può essere utile al partito stesso ed alla propria comunità. Sono candidata al plurinominale alla Camera e mi sto adoperando per far si che anche attraverso il mio nome, per quanto possibile, cresca in città il consenso verso il Partito democratico. Mi sento legata in questa esperienza ai miei compagni di viaggio, Antonella Russo, Felice Calabrò e Giacomo D’ Arrigo, il nostro e’ un lavoro di squadra, al centro sta sempre il Partito democratico. Ognuno di noi rappresenta esigenze del territorio da veicolare alla politica nazionale. In più a motivarmi sta sicuramente una forte paura personale per cio’ che potrebbe accadere al Paese se le elezioni fossero vinte dall’ attuale formazione di destra, temo che  una loro vittoria porterebbe a gravi rischi sotto ogni possibile profilo della vita politica, economico- sociale del Paese tutto e credo quindi che ognuno di noi debba , nel suo piccolo, contribuire a scongiurare questa pericolosa evenienza”.

Quali sono le prospettive e le priorità della Sicilia?

“Pensare alla Sicilia oggi richiama inevitabilmente un’ immagine gattopardesca, e’ difficile nelle condizioni date non pensarla come terra irredimibile.  Diversi  candidati alla Presidenza della Regione rappresentano, a mio avviso, l’espressione plastica di una terra quasi votata ad essere irredimibile. Oggi però noi abbiamo in verità una speranza, la speranza di poter affidare la nostra terra ad una donna che porta nel suo stesso DNA il vertice di quei valori culturali che servono più che mai a dare un’ impronta nuova e decisa alla Sicilia. Caterina Chinnici rappresenta, io credo, la speranza di una Sicilia finalmente diversa e finalmente migliore. Sono certa che lei saprebbe coniugare quel necessario cambiamento culturale al pragmatismo nell’ agire che le deriva dalla sua professione di magistrato e di europarlamentare. Difficile dire quali siano le priorità perchè dal lavoro, dai temi di genere, dalla sanità, dai rifiuti, dalla scuola, dalla lotta alla criminalità mafiosa- che a fronte dei fondi del PNRR in arrivo in Sicilia già si sfrega allegramente le mani-al turismo, in verità in Sicilia è drammaticamente  tutto una priorità. Solo una guida sicura, culturalmente e quindi eticamente irreprensibile può salvare una terra che sembra altrimenti davvero irredimibile e dalla quale di conseguenza  nostri giovani continueranno   inesorabilmente a fuggire”.

Quali soluzioni propone per il “caro bollette”?

“Il tema del caro bollette e del caro vita in generale sono al centro del programma del Partito democratico. Rappresentano i fatti  una vera e propria emergenza che potrebbe portare a rischi seri problemi di tenuta sociale. Il timore che in autunno che fasce di popolazione più deboli si trovino costrette a dover scegliere se mangiare, o curarsi , o pagare le bollette e’ lacerante. Il Partito democratico propone nel suo programma soluzioni sia strutturali a livello europeo che immediate a livello nazionale per aiutare le microimprese e le famiglie ad affrontare i prossimi mesi. La logica e’ quella di inserire il tema all’ interno di una ampia visione capace di coniugare la giustizia sociale a quella ambientale per una reale transizione ecologica che riesca ad avere un impatto immediato ed urgente nella quotidianeità della vita delle persone, delle famiglie soprattutto più vulnerabili”.

Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?

“A questa domanda rispondo che le persone dovrebbero votare non me, ma il Partito democratico. L’ attuale legge elettorale lo impone e questo va chiarito per non generare errori. Chi sceglierà di farlo saprà riconoscere in me un  tramite credibile per un’idea di Politica intesa, nella vita di ogni giorno, come servizio”.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del Centro/Destra?

“Il tema del ponte è da sempre un cavallo di battaglia capace di generare consensi elettorali. Io credo che la valutazione andrebbe affidata ad un referendum popolare, siano i messinesi tutti a dire se vogliono o no che quest’ opera si realizzata”.

 

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