Elezioni, Guerrieri a StrettoWeb: “Reggio Calabria vive situazioni di degrado non degne della propria storia”

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Elezioni, Guerrieri a StrettoWeb: “Reggio Calabria che non ha colto come avrebbe potuto, per colpe a tutti i livelli istituzionali non solo locali, il cinquantenario della scoperta dei Bronzi”

Antonio Guerrieri, consulente aziendale ed operatore per i servizi per il lavoro, è impegnato in politica e nel sociale da sempre: è stato segretario provinciale di Sinistra Italiana e responsabile Infrastrutture, Ambiente e Trasporti SEL e Sinistra Italiana Calabria ed è attualmente componente del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio. Guerrieri è candidato all’Uninominale nel collegio Reggio-Locride per Unione Popolare con De Magistris.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?

“Sono impegnato sin dal principio nel percorso politico di Unione Popolare e come tutti gli altri nostri candidati ho dato disponibilità per continuare l’impegno in questa forma. Per tutte e tutti è stata una discesa in campo collettiva. Siamo cittadine e cittadini che in questi anni hanno vissuto e denunciato in tutti i modi le contraddizioni dei nostri territori, creato ed offerto sane opportunità sociali e buone pratiche, rappresentiamo storie personali e collettive credibili, riconoscibili e coerenti. Non siamo arrabbiati, ma sinceramente stanchi della politica distante dalle persone e dai territori, ecco perché abbiamo voluto unirci e candidarci”.

Quali sono le prospettive e le priorità della Calabria?

“Mi piace utilizzare il termine arcaico “le Calabrie” (ancora oggi usato nelle regioni limitrofe) perché così come un tempo esistono più Calabrie, non solo in termini geografici e culturali, ma anche perché una regione con così grandi distanze e differenti contesti socioculturali vi sono sì radici comuni, prospettive simili, ma anche priorità che vanno individuate contesto per contesto per essere affrontate nel migliore dei modi e tempestivamente. Lo stesso vale nei nuovi maxicollegi elettorali come quello in cui sono candidato che va da Scilla a Monasterace passando per Reggio. Accanto a priorità comuni come ad esempio sanità, ambiente e trasporti è chiaro che le sfide che riguardano la Locride (oggi tra l’altro impegnata con anima e corpo nell’affascinante corsa a Capitale italiana della Cultura 2025) e l’Area Grecanica (entrambe alle prese con lo spopolamento dei centri interni e il progressivo smantellamento dei servizi pubblici) sono in parte differenti da quelle dell’Area dello Stretto che ha tra i suoi prioritari assi di intervento quello della mobilità con la Sicilia e il grave dissesto idrogeologico. Infine Reggio Calabria che non ha colto come avrebbe potuto, per colpe a tutti i livelli istituzionali non solo locali, il cinquantenario della scoperta dei Bronzi e vive l’eterna emergenza dei servizi pubblici essenziali, rifiuti e acqua potabile in primis, ma anche drammatiche vertenze sociali. Industriali come nel caso dell’Alival di S.Gregorio e del CORAP, sociali in senso stretto come l’assurda vicenda della chiusura del Centro diurno “Lilliput” e il degrado di centro e soprattutto delle periferie con i fondi PINQuA disponibili non ancora utilizzati”.

Quali soluzioni propone per il “caro bollette”?

“Le soluzioni immediate sono nelle mani del governo uscente ancora in carica: intervento immediato per affrontarle intanto sospendendo immediatamente l’obbligo di pagamento (così come avvenne nel pieno dell’emergenza Covid nel 2020). Questo perché gli inaspettati elevatissimi importi rischiano di mandare in bancarotta le aziende e le famiglie. Successivamente andrà verificata la liceità degli importi e andrà previsto un calmieramento retroattivo che tenga conto degli immorali ed immotivati extraprofitti delle compagnie energetiche. Non può essere una soluzione la rateizzazione delle bollette così come proposto in questi giorni. Nel medio e nel lungo periodo Unione Popolare ha nel suo programma il sostegno concreto alla creazione di comunità energetiche territoriali, una nuova politica di realizzazione e di gestione delle rinnovabili e soprattutto la rinazionalizzazione delle imprese energetiche (così come sta accadendo in altri paesi in Europa), l’energia elettrica era e rimane un bene strategico per la stabilità socioeconomica di uno Stato”.

Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?

“Sono figlio di questa terra e come tale ho vissuto tutte le contraddizioni e gli aspetti agrodolci dell’essere qui nato e cresciuto. L’ho lasciata al termine del liceo con il dichiarato obbiettivo di essere pronto a ritornarci e così ho fatto. Da sempre frequento e vivo per lavoro, associazionismo, politica e amicizie quasi tutte le realtà della provincia e conosco molto bene le situazioni locali. Nella Locride ho passato buona parte della mia esistenza, lavoro stabilmente nell’area grecanica e attualmente vivo a Reggio dove già avevo vissuto in passato. Un motivo in più per ritenere credibile la possibilità di poter rappresentare con cognizione di causa un collegio elettorale oggi così grande e mai visto prima. Un’ultima motivazione, più politica, è che il mio impegno attivo (da candidato e non) non è nato per questa campagna elettorale, ma arriva da lontano ed è riconosciuto e verificabile con tutti i suoi limiti, errori e soprattutto con le soddisfazioni per aver dato più volte voce, supporto e soluzioni alle persone”.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del Centro/Destra?

Il Progetto del Ponte non solo è nel programma del Centro-Destra da sempre, ma all’improvviso da qualche tempo anche del centrosinistra. Nel gruppo interparlamentare trasversale creato da molti deputati siciliani e calabresi uscenti ha infatti subito aderito l’On.Bruno Bossio, oggi capolista PD alla Camera, e qualche giorno addietro l’on. Battaglia, candidato nel nostro collegio uninominale, ha affermato di essere favorevole al Ponte nonostante sia il candidato unico di una coalizione con comprende anche Sinistra Italiana e Verdi, da sempre convintamente No Ponte, e che si ritroveranno, quindi, a trasferire automaticamente a lui i loro voti in questo collegio. Ho attraversato e attraverso di frequente lo Stretto. In tutte le modalità di trasporto e di condizioni atmosferiche e parlando prima di tutto da viaggiatore non occasionale e poi da esperto di trasporti denuncio da tempo e continuo a denunciare l’assenza di una vera politica di integrazione tariffaria ed oraria nella mobilità tra le due sponde. Disagi che sembrano creati ad arte per rendere inevitabile la voglia di un ponte. Si intervenga su questo, si spieghi perché ci si dichiara sempre pronti a realizzare il Ponte e poi ogni anno vengano di continuo sottratti fondi ordinari e comunitari per la realizzazione di tante altre infrastrutture strategiche per la mobilità calabrese e siciliana. C’è il coraggio e la volontà politica di intervenire sui prezzi del traghettamento almeno per i residenti dell’intera aerea? Sul finanziamento delle corse veloci passeggeri anche in orario notturno tra Reggio e Messina? Sul ripristino dopo oltre dieci anni e in modalità riveduta e corretta del trasporto auto sui treni a lunga percorrenza che alleggerivano e non di poco la Salerno Reggio Calabria? Se è veramente è la mobilità dei cittadini e delle merci che interessa a chi propone ossessivamente il Ponte allora iniziamo a parlare di questo. Anche perché rimangono valide tutte le dettagliate opposizioni tecniche, ambientali e paesaggistiche all’idea che nel corso degli anni le comunità locali hanno valorosamente contrapposto ai vari tentativi d’assalto da parte degli speculatori di ogni dove e colore”.

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