Si può votare dalle ore 7 alle 23 e subito dopo comincerà lo spoglio. Qui di seguito un vadevecum semplice e immediato, una guida totale al voto per chi ancora si trova impreparato
E’ tutto pronto per domenica 25 settembre, Election Day, giorno in cui l’Italia è chiamata a votare per eleggere i deputati alla Camera e al Senato. Proprio per questo saranno consegnate due schede separate agli elettori che si recheranno alle urne: la rosa per la Camera e la gialla per il Senato. Si può votare dalle ore 7 alle 23 e subito dopo comincerà lo spoglio. Qui di seguito un vadevecum semplice e immediato, una guida totale al voto per chi ancora si trova impreparato.
Per cosa si vota?
Per eleggere i deputati a Camera e Senato e non per scegliere il nuovo Governo o Presidente del Consiglio, che sarà incaricato dal Presidente della Repubblica in base alle percentuali di voto e alla maggioranza in Parlamento. Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400. Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200.
Chi può votare?
Tutti i cittadini italiani che hanno raggiunto il diciottesimo anno di età. Per la prima volta, tutti i maggiorenni possono votare anche al Senato. Fino alla Riforma Costituzionale del 2020, per votare al Senato era infatti necessario aver compiuto 25 anni.
Cosa serve per votare?
I documenti di identità da presentare al momento del voto sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie:
- carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione;
- tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
- tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.
Oltre a queste, ovviamente, anche la tessera elettorale. Se però risultano occupati tutti i 18 spazi per la certificazione del voto, è necessario recarsi presso l’ufficio elettorale del comune di residenza per il rinnovo. E’ consigliabile farlo per tempo, magari nei giorni precedenti, ma l’ufficio resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
“Posso votare se sono fuori dal Comune di Residenza o all’estero?”
Questa domanda può avere una risposta affermativa solo per alcune categorie. Il voto in un altro Comune che non sia quello di residenza, infatti, è permesso solo a chi è ricoverato in ospedale, reparto Covid incluso; chi si trova in casa di cura; chi si trova in carcere (ma solo ai detenuti che non siano incorsi nella perdita della capacità elettorale a seguito dell’interdizione dai pubblici uffici); per militari; naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; rappresentanti di lista designati dai partiti. Chi è all’estero può votare solo se studia o lavora fuori dall’Italia, chiedendo la scheda elettorale per un voto di corrispondenza. Tutti gli altri non presenti nella lista di cui sopra dovranno raggiungere la propria città, ma per loro sono previste agevolazioni tariffarie per viaggi in treno, aereo o nave.
Com’è fatta una scheda elettorale?
Come già espresso su, c’è la scheda rosa per la Camera e la scheda gialla per il Senato. Nelle schede è presente il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, i simboli della lista o delle liste a lui collegate. Accanto al simbolo di ogni lista ci sono poi i nomi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Qui di seguito un fac simile della scheda elettorale di Camera e Senato per i collegi di Reggio Calabria.
Come si vota?
Si può esprimere il voto in tre modi, che spieghiamo qui di seguito con il richiamo alle figure in basso:
- tracciando un segno sul candidato uninominale, e in questo modo il voto va a lui e alle liste collegate (Figura 1);
- tracciando un segno sulla lista del collegio plurinominale, e in questo modo il voto va alla lista e al candidato del collegio uninominale che la rappresenta (Figura 2);
- tracciando un segno sul candidato uninominale e sulla lista collegata, e in questo modo il voto va comunque ad entrambi, come nel secondo caso (Figura 3).
Non è possibile il voto disgiunto, ovvero il segno tracciato su un candidato uninominale e contemporaneamente su una lista non collegata a quel candidato. In quel caso il voto sarà considerato nullo.
Altre info utili
Non è possibile portare il telefono cellulare con sé in cabina elettorale. I minori non possono accedere. L’elettore deve recarsi da solo nella cabina, fatti salvi i casi tassativamente previsti dalla legge di voto assistito, con la presenza di accompagnatori per gli elettori materialmente impediti nell’espressione autonoma del voto. L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.