Elezioni: SaturnA sostiene ufficialmente Antonio Guerrieri e Michele Conia candidati con Unione Popolare alle prossime elezioni legislative del 25 settembre
“Riteniamo fondamentale, in quanto movimento politico nascente, assumerci la responsabilità di prendere una posizione chiara sulle prossime elezioni legislative che si terranno il 25 settembre nel nostro paese”, è quanto afferma in una nota il gruppo SaturnA. “È ormai evidente – prosegue la nota- sotto tutti i punti di vista lo sfacelo al quale il partito che meglio incarna il sistema e la conservazione dei privilegi nella nostra città e nel nostro paese – ossia il Partito Democratico – ci ha portato negli ultimi anni. Sin da subito intendiamo convintamente attaccare la logica alla quale il PD vorrebbe imporci di aderire, secondo cui dovremmo esprimere un voto “utile” per chi ha contribuito maggiormente a distruggere i diritti della gente comune in questo paese; non possiamo dimenticare il Jobs Act, l’abolizione dell’art. 18, la Buona Scuola, la svendita del patrimonio pubblico, gli innumerevoli tagli alla sanità e all’istruzione che hanno caratterizzato i loro governi negli ultimi 10 anni, senza peraltro mai vincere un’elezione. Non possiamo nemmeno ignorare la continua riproposizione da parte loro della cosiddetta “agenda Draghi”, ossia l’agenda politica delle classi ricche ed economicamente avvantaggiate, delle banche e della tecnocrazia europea. Chiunque sia attualmente o sia stato alleato di questo partito, senza mai prendere una netta distanza dalle sue politiche, è per noi politicamente irricevibile“, rimarca la nota.
“Per ovvie ragioni -evidenza la nota– riteniamo anche la destra responsabile del disastro del quale il nostro paese è costantemente vittima. Fratelli d’Italia – che si presenta come il nuovo che avanza grazie alla costante campagna elettorale che i vari partiti di sistema regalano loro, denunciando un presunto ritorno del fascismo – rappresenta in realtà una riproposizione del vecchio berlusconismo che ha già governato questo paese per 20 anni, causandone in default. La loro classe dirigente è stantia; basti pensare ai vari La Russa, Fitto, Tremonti, Pera, Urso che hanno già governato questo paese, oppure ai loro alleati Giorgetti, Casellati, Calderoli, Bossi, Schifani, Brambilla. Allora è necessario che gli elettori e le elettrici rinfreschino la loro memoria e scelgano consapevolmente se restaurare il vecchio o accelerare verso una nuova politica, che lavori nell’esclusivo interesse del popolo. Sulla base di queste considerazioni e del rapporto privilegiato che abbiamo costruito con Luigi de Magistris nel corso della scorsa campagna elettorale durante le elezioni regionali, abbiamo deciso di far ascoltare la voce di una generazione spesso tacciata di menefreghismo o disinteresse verso la politica, ignorando che spesso è proprio la politica stessa a spingerci verso il disinteresse, ignorandoci e non ascoltando quello che abbiamo da dire. A questo proposito, abbiamo elaborato una serie di punti programmatici che i candidati di Unione Popolare, Antonio Guerrieri e Michele Conia, hanno deciso di accogliere e fare propri se eletti in Parlamento. Riteniamo fondamentale la proposizione di un programma radicale e credibile, che metta per la prima volta al centro le persone comuni, le stesse che – come noi – già oggi si ritrovano a pagare il costo di una guerra che il popolo non ha mai voluto, con la beffa rifilataci per cui non ci sarebbero fondi per le misure che effettivamente aiuterebbero la fasce più svantaggiate della popolazione, nascondendo come siano riusciti a trovare 13 miliardi in un giorno per comprare armi e consentire la prosecuzione della guerra sul suolo ucraino fra Stati Uniti e Russia. Ringraziamo ancora fortemente Antonio Guerrieri e Michele Conia per aver accolto le nostre proposte ed essersi pubblicamente impegnati a portarle avanti durante e soprattutto dopo la fine di questa campagna elettorale”.
Le proposte di Saturna
1. Promuovere il Reddito di Base Universale con importo adeguato all’inflazione ed escluso dalla base imponibile. Attuare una riduzione generale dell’orario lavorativo (come sperimentato con successo in alcuni Paesi europei);
2. Applicazione dell’articolo 53 della Costituzione Italiana secondo cui ognuno deve concorrere alle spese fiscali in ragione della propria capacità contributiva. Questo significa introdurre un’imposta unica sul reddito che alleggerisca il carico fiscale sui redditi bassi, garantendo una maggiore progressività. Il sistema deve basarsi su un’aliquota calcolata su funzione continua che preveda una “no tax area” al di sotto della soglia di povertà (attualmente in Italia si aggira intorno ai 10.000 €). Nel calcolo dell’imposta, deve essere integrato il patrimonio (noi riteniamo un 2%) in modo da introdurre una tassa unica che funga da patrimoniale per i ricchi, avvantaggiando le fasce della popolazione economicamente più deboli. La funzione deve tendere (senza mai raggiungere) al 100%, attraverso una funzione logaritmica. La nuova imposta deve essere accompagnata da un reddito di base universale escluso dalla base imponibile, variabile in base all’inflazione ed al costo della vita;
3. Abolire l’opzione di obiezione di coscienza sull’aborto nelle strutture sanitarie pubbliche e garantire l’accesso a consultori gratuiti per il diritto all’aborto. Promuovere la legalizzazione della cannabis a scopo sia medico sia ricreativo e l’eutanasia per i malati terminali. Promuovere politiche attive di contrasto all’omolesbobitransfobia e criminalizzare le “terapie di conversione”;
4. Riforma carceraria in favore di una giustizia riabilitativa e riparativa. Garantire figure specializzate nell’assistenza sociale e psicologica per i detenuti. Depenalizzare il possesso e il consumo di droghe leggere. Abolizione della riforma Cartabia e limitazione dell’accesso alla prescrizione;
5. Introdurre l’educazione civica e sessuale obbligatoria nelle scuole primarie e secondarie. Abolire il finanziamento a istituti scolastici e sanitari privati. Rafforzare la figura dello psicologo nelle scuole. Abolire l’insegnamento della religione cattolica. Garantire l’accesso gratuito alle università pubbliche;
6. Promuovere un massiccio piano di investimenti nelle fonti rinnovabili e una totale riconversione energetica delle compagnie petrolifere. Stop e progressivo smantellamento di rigassificatori e inceneritori;
7. Garantire il diritto al voto per i fuorisede e porre fine al sistema delle liste elettorali bloccate;
8. Riconoscimento dello Stato Palestinese (secondo la risoluzione ONU 242/1967) e stop a ogni accordo militare con Israele;