“Presidente, mia moglie è gelosa di te”. Un centinaio di reggini accoglie Conte: “Rdc? Mi fa imbestialire chi parla di parassiti” | FOTO e VIDEO

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    Foto StrettoWeb
  • Giuseppe Conte a Reggio Calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Giuseppe Conte a Reggio Calabria
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Accolto da un centinaio di reggini, incluse però forze dell’ordine, guardie e giornalisti, l’ex Presidente del Consiglio è arrivato sul Lungomare ed è poi salito su un gradino apposito, per parlare ai presenti, non tantissimi a dir la verità. Alcuni simpatizzanti hanno esposto cartelli a favore dell’ex Premier, altri l’hanno buttata sull’ironia

Da una sponda all’altra. Dopo la mattinata a Messina, Giuseppe Conte è sbarcato sull’altro lato dello Stretto, tornando a Reggio Calabria per il tour elettorale del suo partito, il Movimento 5 Stelle. Prima una visita al MArRC per i Bronzi di Riace; poi un passaggio alla Sanitaria Sant’Elia di Tiberio Bentivoglio – luogo simbolo della lotta alla mafia per il coraggio dell’imprenditore – insieme a Cafiero De Raho, ex procuratore ora al fianco del Movimento; e infine l’arrivo in Via Marina, nel gazebo specifico allestito che, come da comunicato, avrebbe dovuto rappresentare il punto stampa. Questo, però, non si è tenuto, in quanto Conte ha parlato ai cittadini e poi è scappato via.

Accolto da un centinaio di reggini, incluse però forze dell’ordine, guardie e giornalisti, l’ex Presidente del Consiglio è arrivato sul Lungomare ed è poi salito su un gradino apposito, per parlare ai presenti, non tantissimi a dir la verità. Alcuni simpatizzanti hanno esposto cartelli a favore dell’ex Premier, altri l’hanno buttata sull’ironia (“Presidente, mia moglie è gelosa di te”, recitava una scritta). Poi, però, Conte ha preso la parola, parlando di Pnrr, ‘ndrangheta e reddito di cittadinanza. “non cantiamo vittoria, abbiamo visto già in passato tanti soldi spesi male e addirittura il più delle volte andati nelle tasche sbagliate, o della ‘ndrangheta e della malavita. Non lo dobbiamo permettere ed è per questo che ci presentiamo con dei rinforzi, e che rinforzi”. E qui Conte annuncia Cafiero De Raho: “al mio fianco c’è lui, un alfiere dell’antimafia, è stato qui e non lo devo presentare io. Conosce bene il territorio e tutte le insidiose forme con cui le mafie sono capaci di insediarsi in tutti gli angoli della vita politica, istituzionale e pubblica. Non basta essere onesti, però, ci vuole competenza”. Poi, parlando appunto del reddito, Conte ha detto: “parliamo di parassiti dei mafiosi, non di chi percepisce il reddito di cittadinanza. Voi politici, che state da 20 o 30 anni in politica, guadagnate anche coi soldi dello Stato e non potete dare dei parassiti a chi guadagna il reddito di cittadinanza. Questo mi fa imbestialire, mi indigno, non posso accettarlo. Dalla Meloni a Renzi tutti i giorni parlano di parassiti. C’è la povera gente che è in difficoltà e ricorre al sostegno dello Stato”.

Infine, breve intervento proprio del procuratore Cafiero De Raho: “la criminalità può essere battuta, l’importante è seguire i principi della nostra Costituzione come dignità, rispetto, regola, trasparenza. E’ necessario impegnarsi, sacrificarsi, guardare in alto, mai piegarsi, stare con la schiena dritta. Siamo noi che dobbiamo reagire e insieme reagiremo, dando il voto a chi lo può fare, a chi ha intenzione di farlo. Brava Calabria, vincerai e sarai una delle prime Regioni”. A corredo dell’articolo alcune immagini di Conte a Reggio, sotto il video con gli interventi completi.

L’arrivo di Giuseppe Conte a Reggio Calabria: “Pnrr, ‘ndragheta e RDC, dico la mia” | VIDEO

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