Messina, Brigandì a StrettoWeb: “il Ponte? Opportunità da sfruttare. Spero in una grande vittoria di Cateno De Luca”

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Messina, Brigandì a StrettoWeb: “sono a favore di opportunità di crescita della nostra Sicilia, aldilà che sia il centro destra o qualsiasi altra coalizione, senza se e senza ma”

Alessadrò Brigandì, detto Briga, sottufficiale dell’Aeronautica Militare, allenatore di volley e massaggiatore sportivo, è tornato a Messina dopo 21 anni in giro per l’Italia e per l’Europa, è candidato nella lista “Terra d’Amuri”. Briga è presidente dell’associazione @isamupubbirazzu e fautore della raccolta forme contro il deposito GNL di Pistunina. Ai microfoni di StrettoWeb ha illustrato la propria posizione sul Ponte sullo Stretto, sulle priorità della Sicilia e su De Luca sindaco dei siciliani.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?

“Ho subito accettato la candidatura, come precedentemente per le comunali, per contribuire in prima linea alla crescita del movimento portato a Messina dall’ On. De Luca Cateno, nostro candidato alla presidenza della Regione Siciliana. A livello regionale, e altrettanto nazionale, siamo conosciuti non solo per la presenza assidua del nostro presidente sui social che ci aggiorna spesso sulle tristi e crude verità del passato, bensì per i programmi e progetti portati avanti e raggiunti. Mi auguro di contribuire alla vittoria del nostro candidato alla presidenza della Regione Siciliana, On. De Luca Cateno, attraverso anche me, candidato nella lista Terra d’Amuri; ogni voto dato a me, è un voto in meno alla politica regionale ancora presente, desueta, priva di contenuti, programmi e progetti ma un voto in più a chi sa come si governa e soprattutto si amministra un Paese; personalmente odio il clientelismo e il favoritismo, piaga sociale siciliana che non ci ha mai permesso di crescere come regione e come cittadini ignorando la parola meritocrazia”.    

Quali sono le prospettive e le priorità della Sicilia?

“Trovare opportunità e idee per creare attrazioni che portano sempre più turisti in Sicilia; questo progetto permetterebbe, a costo zero, sfruttando le nostre capacità intellettive, bellezze naturali, paesaggistiche, culturali, enogastronomiche, culinarie e artistiche, la crescita occupazionale, evitando così la partenza dei nostri giovani e menti eccelse; nel 1997 ero un ventenne che non trovando nessun sbocco lavorativo sono partito direzione Nord per realizzarmi; dopo ben 21 anni, nel 2018, sono tornato con un bagaglio culturale e di esperienze di vita che questa terra, ancora oggi, non ci regala. Abbiamo delle priorità di carattere urgente che sono, ancora oggi nel 2022, le strade e autostrade, la rete idrica e fognaria, rete elettrica, le ferrovie, le strutture scolastiche, gli ospedali; qualche mese fa con l’associazione #isamupubbirazzu di cui sono Presidente, insieme ad altri associati e abitanti della zona sud di Messina, abbiamo organizzato una raccolta firme contro il deposito di Gas Naturale Liquefatto per il semplice motivo che non si può programmare, progettare nel 2022 un’opera del genere senza neanche mettere a conoscenza la popolazione, analizzare il contesto abitativo e naturalistico della zona dove “dovrebbe” sorgere la struttura vicino ad una Scuola, il rischio e il pericolo premettendo che nella zona dovrebbe sorgere tra Pistunina Contesse e Villaggio U.N.R.R.A. CASAS non ci sono strade e percorsi adatti per i centinaia di mezzi che trasporterebbero materiale gassoso. Anche questa un’ottima occasione per la crescita della nostra città se pensiamo al contesto occupazionale ma non può e non “deve” sorgere di certo dove qualche giacca e cravatta ha deciso deliberatamente. Ho viaggiato tanto in Italia e in tutto il resto del mondo posso dire che siamo decenni e decenni dietro ; in Sicilia non si può morire ancora oggi per una pioggia abbondante”.

Quali soluzioni propone per il “caro bollette”?

“La soluzione per il caro bollette l’ha proposta in prima “persona” lo Stato, ancor prima che ci trovassimo in una situazione del genere, dipendenti di due stati che si fanno la guerra esclusivamente per il Dio denaro; il bonus 110% l’ho seguito e studiato benissimo dopo aver partecipato a ben 2 riunioni condominiali. Scoraggiante, la gente è diffidente di questo bonus, pensando che ci sia l’inganno e soprattutto soldi da pagare successivamente. Se non si cambia la mentalità (frase fatta e rifatta, frase detta e ridetta) la Sicilia non andrà mai avanti. Al Nord Italia, Centro Europa e Nord Europa, pur non avendo tanta presenza di belle giornate con il sole, l’85% ha i pannelli solari, case con cappotto, infissi e splitter caldo/freddo ultima generazione che gli permettono di abbassare i costi drasticamente”.

Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?

“Dopo il mio risultato personale alle comunali mi sono fatto un’altra domanda: perché la gente non ha votato me ma ha votato sempre lo stesso “sistema” (nella mia zona circoscrizionale)? Metterei a disposizione il mio bagaglio di esperienza a livello lavorativo, organizzativo, sportivo, associazionismo e conoscenza del metodo-educazione e tenore di vita delle altre città e regioni d’Italia. Ho già dimostrato, anche grazie agli altri associati di “#isamupubbirazzu” che condividono e supportano la mia scelta, che ci vuole poco per migliorare la nostra Terra e cambiare la mentalità del cittadino siciliano. Adesso servirebbe tantissima fiducia da parte di tutti i messinesi di città e di tutta la provincia nei miei confronti e nei confronti del nostro candidato Presidente Cateno De Luca. Il mio sogno è, anche, moltiplicare la presenza di #isamupubbirazzu in tutta la provincia di Messina e perchè no, anche in tutte le altre città siciliane”.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del Centro/Destra?

“Sono a favore di opportunità di crescita della nostra Sicilia, aldilà che sia il centro destra o qualsiasi altra coalizione, senza se e senza ma… ovviamente con uno staff di professionisti controllori controllati che evitano, come spesso succede in Sicilia, sperpero di tempo e denaro pubblico. Immagino quanta forza lavoro servirebbe per costruire il ponte e tutte le altre strutture secondarie, e non meno tutto il turismo mondiale che verrebbe per vedere questa grande opera. Come detto sopra non sarebbe una proficua opportunità per Messina, per la Sicilia, per l’Italia, per i messinesi, per i siciliani e per tutti gli italiani?”.

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