Messina, riprenderanno i lavori all’area archeologica di Tripi: “alla ricerca dell’abitato di Abakainon”

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Abakainon o Abacenum, di origine sicula (circa 1100 a.C.), era la cittàche  sorgeva in prossimità dell’attuale Borgo di Tripi

Riprenderanno finalmente le operazioni presso lo scavo archeologico di contrada Piano, nel Comune di Tripi. A seguito finanziamento da 100mila euro ottenuto dall’Assessorato BB.CC.AA della Regione Siciliana, questa mattina, alla presenza dei dirigenti della Soprintendenza di Messina, sono stati consegnati i lavori di ampliamento scavo Archeologico in c/da Piano. Potrà così continua con vigore la ricerca dell’abitato di Abakainon (dal greco Abacaenum o Abacaena, “municipium” romano), uno dei siti storici più importanti di tutta la provincia.

Abakainon o Abacenum, di origine sicula (circa 1100 a.C.), era la città che sorgeva in prossimità dell’attuale Borgo di Tripi. I primi stanziamenti con abitazioni sono datati nel periodo dal Neolitico Medio, all’Età del Bronzo e alla Prima Età del Ferro. Colonizzata dai greci, secondo Diodoro Siculo, il Tiranno di Siracusa Dionisio I espropriò parte del suo territorio verso il 396 a.C. per farne uno stanziamento di soldati mercenari. La reazione degli abitanti di Abakainon non si fece attendere e quando nel 393 a.C. Magone sbarcò in Sicilia, la città strinse alleanza con i Cartaginesi. Nella battaglia tra Magone e Dionisio I i cartaginesi vennero sconfitti e, da questo momento in poi la città, sotto il dominio dei siracusani, subì un continuo decadimento per essere, nel 262 a.C., occupata dai Romani che ne fecero un “municipium” col nome di Abacaenum o Abacena. In seguito agli eventi bellici tra Sesto Pompeo e Cesare Ottaviano, fu distrutta per punizione da quest’ultimo nel 36 a.C. perché incapace di prestare soccorso e vettovagliamento. La sua identificazione avvenne nel 1866 ad opera dell’archeologo e numismatico palermitano Antonino Salinas che rinvenne nel territorio alcune monete con la scritta “Abakainon”.

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