Messina, Minniti a StrettoWeb: “infrastrutture, lotta alla mafia, ambiente, ecco le priorità della Sicilia”

StrettoWeb

Messina, Minniti a StrettoWeb: “passione, etica e dedizione io vedo la politica così, per questo ho deciso di scendere in campo alle prossime elezioni”

Alessandra Minniti, dirigente scolastica, esponente di spicco di Sinistra Italiana a Messina ed in Sicilia, è candidata alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con Alleanza Verdi-Sinistra al Senato Plurinominale nel collegio della Sicilia Orientale. Ai microfoni di StrettoWeb, Minniti ci ha illustrato la propria posizione sulle priorità della Sicilia, sul caro bollette e sul Ponte sullo Stretto.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo per le Elezioni politiche del 25 settembre?

“Viviamo un momento di eccezionale gravità. Non possiamo lavarcene le mani. La mia vita si caratterizza da sempre per il mio impegno politico e sociale. Adesso ho compreso che è giunto il momento di provare a fare la mia parte per il mio Paese.  Le disuguaglianze sono aumentate, e in particolare il divario tra Nord e Sud, è allarmante la disoccupazione giovanile e femminile, le morti sul lavoro, il persistere della precarietà e del lavoro nero, la crisi energetica e il disastro ambientale, tante famiglie sono sempre più in difficoltà. Tutto questo richiede responsabilità e il rinnovamento della classe politica. È necessario che vi sia contemporaneamente etica, passione, sensibilità e preparazione. Per queste ragioni è maturata la mia decisione di candidarmi al Senato nella lista Alleanza Verdi Sinistra”.

Quali sono le prospettive e le priorità della Sicilia?

“Io sono candidata alle Politiche, ma il primo interesse è prioritariamente la mia regione. Una regione che sconta la trascuratezza dei suoi amministratori, un centrodestra che malgrado l’arretratezza cui ci ha condannato riesce a presentarsi agli elettori come se non avesse responsabilità e i governi nazionali che hanno sempre preferito dirigere gli investimenti al Nord, tagliando per la Sicilia le spese vive del welfare, della sanità, della scuola, delle infrastrutture. Solo un piccolo esempio: noi siamo la regione con il più alto numero di piccole isole, ma hanno tagliato in tutte il punto nascita, aggiungendo a disagio altro sacrificio. Le priorità sono quindi investimenti nelle infrastrutture (ferrovie, autostrade, porti, rigenerazione urbana), lotta alla mafia, protezione e incentivi alle aziende sane, investimenti nel welfare (scuola e sanità). Inoltre, sempre in Sicilia, è prioritario affrontare la questione ambientale con le diverse aree industriali altamente inquinanti e molto dannose per la salute e l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti, che non si vuole risolvere per i troppi interessi, anche mafiosi, che determinano questa condizione di arretratezza e inciviltà”.

Quali soluzioni propone per il “caro bollette?”

“A livello emergenziale bisogna mettere il tetto al prezzo del gas in accordo con l’Europa, recuperare gli extraprofitti delle grandi compagnie energetiche che si sono enormemente arricchite, per sostenere sia le aziende che le famiglie. Bisogna, poi, virare con decisione verso la riconversione energetica e le rinnovabili, fotovoltaico, eolico, energia dalle correnti marine ed energia geotermica. l’Italia è in Europa – teoricamente – il Paese con maggiore capacità di sfruttamento delle energie pulite e ogni territorio potrebbe scegliere in base alla propria conformazione quale strumento di autonomia energetica scegliere. Sarebbe il passaggio ad una vera democrazia energetica”.

Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?

“Votare per me significa sostenere una persona che ha sempre lavorato e studiato, una persona abituata ad analizzare con attenzione i problemi e a trovare le soluzioni nel mio difficile lavoro di dirigente scolastica. Ma anche una persona che sin da ragazza ha sempre avuto passione per la politica come dedizione agli altri, nel mondo del sociale e nei diversi ambiti in cui politica non significa sete di potere e di poltrone, ma etica dell’impegno per la solidarietà”.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del centrodestra?

“Non sono io a dirlo, ma ultimamente anche l’autorevole ‘Sole24Ore’, il giornale di Confindustria, non certo della sinistra ambientalista, che è un’opera irrealizzabile per mancanza della tecnologia adeguata ad affrontare le ben note condizioni avverse, la sismicità, le correnti fortissime, il vento forte, i fondali troppo profondi in cui passa una faglia. A questo io aggiungo che è inaccettabile solo il pensiero di spianare una collina abitata per fare il passante ferroviario e porre la zampa siciliana del Ponte in un villaggio balneare sui cui insiste un’area protetta. ‘National Geographic’ ha da poco decretato che la spiaggia di Capo Peloro è la più bell’Italia, come si può pensare di distruggere quel territorio, la sua unicità e bellezza naturalistica? Il Ponte è uno spauracchio elettorale, passate le elezioni ancora una volta non se ne parlerà più”.

Condividi