Metropolitana del Mare, Mondello: “lo Stretto di Messina nel 2023 avrà una nuova mobilità”

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 La Metropolitana del Mare è un progetto che ha come obiettivo principale quello di poter offrire un servizio regolare di trasporto collettivo passeggeri, nell’area urbana/metropolitana tra Messina e Reggio Calabria, ad elevata frequenza, operativo con mezzi veloci su via d’acqua

Il progetto della Metropolitana del Mare torna al centro del dibattito a Messina. “Entro fine 2023 avremo una nuova mobilità”: è la promessa ribadita dall’Assessore alla Mobilità Urbana ed Extraurbana Salvatore Mondello durante la conferenza stampa di presentazione della Settimana Europea della Mobilità Urbana 2022. All’interno della pianificazione relativa alla mobilità alternativa, c’è appunto il progetto della Metromare, di cui si era già parlato nel 2021; in realtà si tratta di un’idea nata nel 2007 per poter collegare l’area della riviera al centro città, ma niente si è mai davvero concretizzato. Adesso però qualcosa potrebbe cambiare, secondo quanto affermato dall’Assessore Mondello, nell’ottica di una mobilità più sostenibile che possa contribuire al cambio di passo auspicato dall’Amministrazione Comunale guidata del sindaco Federico Basile.

“Il Ministero delle Infrastrutture ha finanziato il progetto della Metropolitana del Mare con 200mila euro – ha affermato Mondello – . Si tratta di una terza via che diventa determinante per scaricare il traffico della zona nord. Gli investimenti sono relativamente bassi quando si parla di approdi galleggianti. A fine 2023 potremmo pensare di avere una nuova viabilità”. La Metropolitana del Mare è un progetto che ha come obiettivo principale quello di poter offrire un servizio regolare di trasporto collettivo passeggeri, in area urbana/metropolitana, ad elevata frequenza, operativo con mezzi veloci su via d’acqua. Un collegamento facilitato, dunque, con la sponda calabra (Reggio Calabria e Villa San Giovanni). Una soluzione di carattere turistico-paesaggistico, ma al tempo stesso una convenienza per i cittadini pendolari rispetto ad altri mezzi di trasporto in termini di tempo e di costo. Insomma, un passo in avanti dal punto di vista dei trasporti nell’area dello Stretto, ma le parole adesso devono trasformarsi in fatti. Anzi, in cantieri.

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