Reggina, che voto dare al mercato? Strategia simile, modalità diverse e la “chicca” Inzaghi: la pagella

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La squadra è stata ben assortita e, soprattutto, rispetto allo scorso anno, assolutamente adatta al modulo dell’allenatore, con due o anche più scelte per ogni ruolo (dimenticati, insomma, i vari Ricci e Laribi esterni “forzati” del 4-4-2)

Non si parte dalla fine, ma dall’inizio. Per cosa? Per il mercato della Reggina. Il colpo più importante, infatti, è in panchina: Pippo Inzaghi. E’ il primo, il più entusiasmante, l’origine di tutto. Certo, se fosse stato in campo avrebbe risolto tanti problemi, ma anche in panchina va bene. Ed è da lui che “parte” il voto al calciomercato estivo amaranto: 7.5, con il mezzo voto in più proprio per la scelta Inzaghi. E’ anche grazie a lui se si è riusciti a mettere a segno qualche colpo importante in entrata ma, soprattutto, se qualche esperto vicino ad andare via ha poi deciso di rimanere. Perché un voto contenuto al netto della portata dei movimenti in entrata? Perché le pagelle a fine mercato sono sempre parziali, dovendo attendere il giudizio del campo.

Calciomercato Reggina, il punto reparto per reparto e tra entrate e uscite

Cambia completamente la batteria dei portieri, ma la strategia rimane la stessa. E, come vedremo, la strategia è rimasta più o meno la stessa rispetto a prima in ogni ruolo, anche se a cambiare sono state le modalità. E quindi in porta un esperto e un giovane: da Micai e Turati a Colombi e Ravaglia, più il ritorno di Aglietti. Batteria centrali di difesa ricca: Camporese e Gagliolo, dentro due titolari che si giocheranno il posto con il confermato Cionek. Spessore ed esperienza, per il primo anche vizietto del gol. Sulla sinistra il colpo più importante: il ritorno di Di Chiara. Grazie soprattutto alla sua determinazione, sì, ma con due anni in più di B alle spalle e soprattutto a titolo definitivo. Ottima la conferma di Giraudo, mentre a destra è tutto nuovo di zecca coi nuovi Pierozzi e Bouah, terzini di spinta che tanto bene fanno al gioco offensivo di Inzaghi.  A centrocampo, un’infinità di soluzioni. Inzaghi può gongolare. Crisetig, per la prima volta dopo due anni, non è “da solo”. Può rifiatare, se necessario. Hernani, colpo di assoluto spessore arrivato ieri, ma anche Majer e Obi, possono giocare sia al centro che come mezz’ali. E si coniuga l’esperienza alla freschezza, gioventù, spensieratezza e gamba dei vari Fabbian e Lombardi. Davanti? Due scelte per ogni ruolo, al centro anche tre, col “jolly” Menez. Grande coraggio nel respingere le sirene (ricche di “cash”) per Rivas, interessanti e intelligenti le scelte Canotto e Cicerelli, ali pure, adattabili su entrambi i lati, veloci e capaci di puntare l’uomo e andare dentro, come piacciono a Inzaghi, insomma, e perfette per il suo 4-3-3. Al Menez confermatissimo, poi, due centravanti puri, per avere ogni alternativa possibile: intriga la scelta Gori, esalta quella Santander, seppur con l’incognita fisica.

Alle entrate è seguito un altrettanto importante lavoro in uscita, forse più degli altri anni: non è rimasto alcun fuori lista (eccetto l’infortunato di lungo corso Galabinov), sono andati via i giocatori fuori dal progetto e con ingaggi  e contratti importanti, e quasi tutti con rescissioni o a titolo definitivo; non torneranno, dunque, più in riva allo Stretto.

Calciomercato Reggina, le riflessioni finali

La squadra è stata ben assortita e, soprattutto, rispetto allo scorso anno, assolutamente adatta al modulo dell’allenatore, con due o anche più scelte per ogni ruolo (dimenticati, insomma, i vari Ricci e Laribi esterni “forzati” del 4-4-2). Soprattutto in mezzo, il tecnico amaranto può fare un po’ quello che vuole, mentre la rosa profonda gli dà la possibilità di poter giocare sempre ad alti intensità avendo la possibilità dei 5 cambi, sempre di livello. Interessante – e il campo sta dicendo anche importante – la scelta dei giovani. Ma perché, come scritto nel titolo e ad inizio articolo, la strategia rimane uguale ma le modalità cambiano? Presto detto. Al netto cambio di politica sul mercato nel pre-Inzaghi, con i giovani e la programmazione, è seguito il post. La scelta dell’allenatore ha infatti “spostato gli equilibri” e gli obiettivi. Tutto e subito, dunque, con gente esperta e ingaggi importanti, sulla falsariga delle ultime stagioni. Abbassando, però, l’età media (non ci sono Over 33 in rosa eccetto Cionek, Menez e Galabinov) e “regalandosi” qualcosa anche per il futuro. A differenza della passata gestione, infatti, questa volta la Reggina si assicura gente di proprietà di una certa importanza e non troppo grande: da Di Chiara a Majer, ad esempio, non dimenticando la possibilità di riscatto per Cicerelli e Canotto. Intriga, invece, l’acquisto di gente come Bouah e Lombardi, con la possibilità che possano essere futuribili insieme a Rivas e Giraudo.

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