Primo giorno di scuola, l’augurio di Falcomatà a studenti e genitori reggini

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“Il primo giorno di scuola è uno spartiacque, e allora buon primo giorno a tutti i ragazzi e a tutti i genitori”: il messaggio emozionale del sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà

Oggi per molti studenti è stato il primo giorno di scuola. Il ritorno in classe è sempre un momento particolare all’interno di una famiglia, ricco di tante emozioni e significati. Anche a Reggio Calabria è suonata la campanella del nuovo anno, a fare l’augurio è stato anche il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà: “è un evento al quale un genitore arriva impreparato. Eppure pensavi di avere fatto tutto nel migliore dei modi: zaino nuovo, diario, astuccio, merenda, vestiti ordinati sulla sedia già dalla sera prima. Hai studiato insieme a tua moglie l’orario strategico in cui uscire da casa e persino il tragitto migliore da fare, e in effetti riesci ad arrivare puntuale fuori dalla nuova scuola per l’accoglienza da parte delle maestre. Ma sei preoccupato, tuo figlio, invece, è molto tranquillo, o almeno è questo quello che da a vedere. Eppure è così piccolo e quella scuola è troppo grande e anche tu sei infinitamente piccolo, non sei pronto, non eri preparato”.

“Tutto ti passa davanti come la pellicola di un film – prosegue Falcomatà – , rivedi il momento del parto, senti nitidamente l’odore del rigurgito sulla tua spalla, rimpiangi le notti insonni a passeggiarlo e il dolore di schiena quando stavi piegato mentre lui muoveva i suoi primi passi. Hai nostalgia di quel tempo perché il primo giorno di scuola è quel momento che ti da la dimensione vera degli anni che scorrono veloci. E no, non è come l’asilo, è diverso. Li è ancora “tuo”, è ancora piccolo. Il primo giorno di scuola è un distacco nuovo che ti sussurra all’orecchio il senso di essere genitore, allarga e definisce il perimetro delle tue responsabilità e diventa un peso che ti porti addosso per tutta la giornata. Non ti dai pace, fai giri a caso intorno alla scuola, hai la tentazione di scrivere un messaggio a qualcuno per vedere se va tutto bene, provi a capire quale possa essere la finestra della sua aula, sei preoccupato di come si possa sentire. Uscirà alle dodici e mezzo ma a mezzogiorno in punto sei già fuori dal cancello e ti accorgi di non essere l’unico, altri genitori come te sono già li. Inizi a familiarizzare, scambi i numeri di telefono, vieni inserito nella chat della classe e intanto arriva il momento dell’uscita e tutte le preoccupazioni svaniscono perché i bimbi sono felici e tranquilli”.

“Tuo figlio ti viene incontro, abbraccia prima la mamma e poi te e in quell’abbraccio c’è il senso pieno e irrazionale dell’essere padre. Perché il legame invisibile che c’è tra un padre e un figlio non è dimostrabile con le leggi della razionalità. La scienza non può dimostrare perché la linea curva che parte dal suo piccolo braccio per congiungersi a me fa di me un padre. Però è così. Il primo giorno di scuola è uno spartiacque, e allora buon primo giorno a tutti i ragazzi e a tutti i genitori”, conclude Giuseppe Falcomatà.

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