Messina, Pulejo a StrettoWeb: “urge il miglioramento della rete di comunicazione, sia stradale che ferroviaria”
Laura Pulejo, candidata alle elezioni regionali in Sicilia nelle file del Partito Democratico in appoggio a Caterina Chinnici, tra i tanti incarichi, nel gennaio 2015 è stata designata dal Sindaco della città dello Stretto membro del CDA dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina del quale ha fatto parte sino a dicembre 2016, mentre su incarico del Comune di Nizza Sicilia nel luglio 2016 e all’interno del progetto Progetto Rocca Buticari Events ha curato l’inaugurazione delle opere di Land Art di Alfio Bonanno nel Parco di Buticari con un concerto di fiati. Ai microfoni di StrettoWeb ha illustrato la propria posizione sulle priorità della Sicilia, sul caro bollette e sui trasporti.
Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?
“Non è la prima volta che mi propongo al giudizio degli elettori, sempre con spirito di servizio e con la consapevolezza che ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, al miglioramento delle condizioni di vita della nostra comunità sia essa a livello locale, regionale o nazionale. Con spirito di servizio ho accettato quindi la proposta del mio partito rendendomi disponibile con il mio vissuto di docente universitaria, di promotrice culturale a contribuire alla complessiva azione politica per la nostra Sicilia”.
Quali sono le prospettive e le priorità della Sicilia?
“La Sicilia è uno scrigno di cultura e di bellezze naturali, e su queste risorse occorre puntare per accrescere il coefficiente attrattivo non solo dei flussi turistici, necessari ed importanti, ma soprattutto gli investimenti economici strutturali che possono migliorare le strutture economico produttive dell’Isola. Penso al miglioramento della rete di comunicazione, sia stradale che ferroviaria; penso a tariffe dedicate per i vettori da e per gli aeroporti di Catania, Palermo, ma anche per gli scali minori e per l’hub di Reggio Calabria, strategico per Messina e l’intera provincia peloritana. Penso a strutture ricettive che si adeguano a standard internazionali, sia strutturalmente che con personale da formare secondo le più moderne esigenze dell’hotelleria”.
Quali soluzioni propone per il “caro bollette”?
“Sono le 5 azioni del PD che il nostro segretario Nazionale ha già avanzato per il controllo dei prezzi dell’energia elettrica, con l’introduzione in via transitoria per 12 mesi di un regime di prezzi amministrati con la fissazione di un tetto nazionale al prezzo dell’elettricità (100 euro/Mwh) per imprese e utenze domestiche. Un nuovo contratto “luce sociale” per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 KWh/anno per famiglia . Raddoppio del credito d’imposta per compensare per gli extra-costi delle imprese per gas e elettricità. E soprattutto l’avvio di un piano nazionale di risparmio energetico, incentivando gli investimenti delle imprese in efficienza energetica e ulteriore semplificazione delle procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel quadro dell’accelerazione della transizione ecologica che potrebbe vedere la Sicilia, come regione pilota con le sue risorse eoliche, termiche e nel caso di Messina con le correnti dello Stretto. Ovviamente il Governo Nazionale dovrà essere convincente perché a livello UE si vada verso l’introduzione di un tetto europeo al prezzo del gas”.
Il cittadino perché dovrebbe votare per Lei?
“Vede ho scelto di aderire all’invito del mio partito, con “l’orgoglio dell’appartenenza e la consapevolezza del servizio”; essere di sinistra mi ha sempre posto il tema di come espletare il mio impegno verso la comunità, specie quella più debole che necessità di attenzione ma soprattutto di stimoli ed esempi da chi conoscendo il territorio ed il suo tessuto può offrire senza secondi fini ma con “spirito di servizio” . Ecco perché l’elettore può scegliere me”.
Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del Centro/Destra?
“Rien ne m’est sùr que la chose incertaine, nulla mi è sicuro tranne la cosa incerta, diceva il poeta francese Francois Villon de Montcarbier (Ballade du concours de Blois), ed è la titubanza ha finito per mettere la sordina a “grandi progetti” per la Sicilia e la Calabria, regioni sempre più travolte da “progettazioni particolari”. Ecco io penso che al di la delle dichiarazioni vaghe ci voglia l’impegno anche di una deputazione regionale, ma anche nazionale insieme alle amministrazioni locali, per poter incidere a definire un cammino avviato, non ancora concluso e che ha portato negli ultimi venti anni, solo ad un vasto confronto d’idee, anche con contrapposizioni e diverse vedute, tra prospettive di sviluppo, apocalittici scenari di moderni mostri, interpretazioni macroeconomiche con in indici in ascesa o in ribasso, ma che oggi ha bisogno di una parola certa, si faccia o meno”.