Putin: “inflazione scende in Russia e sale in Occidente. Sanzioni minaccia per il mondo intero”

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L’inflazione scende in Russia e sale in Occidente, Putin loda la resistenza dell’economia di Mosca e punta il dito contro le sanzioni estere

I paesi dell’Occidente starebbero conducendo politiche che “minano le fondamenta del sistema economico globale“. Vladimir Putin si è espresso in questi termini, secondo quanto riportano i media russi, in merito alle sanzioni inflitte nei confronti della Russia. “L’inflazione in Russia è in calo, mentre è in aumento nei paesi occidentali“, ha aggiunto sostenendo che le sanzioni siano “minaccia per il mondo intero”. Dopo la minaccia rappresentata dalla pandemia di Coronavirus ora il mondo fa i conti con nuovi rischi: “mi riferisco – ha incalzato Putinall’entusiasmo per le sanzioni in Occidente e ai suoi tentativi aggressivi di costringere altri Paesi verso il suo modello di comportamento, di derubarli della loro sovranità e imporre loro la sua volontà“.

Secondo Putin, quindi, la Russia sta resistendo bene: “alle aggressioni economica, finanziaria e tecnologica“, a differenza dell’Occidente. “Posso affermare che il vantaggio principale è stato il rafforzamento della nostra sovranità e questo è un risultato evidente“, ha poi detto ancora il presidente russo commentando l’invasione dell’Ucraina. “Non abbiamo perso nulla e non perderemo nulla”, ha aggiunto il leader russo da Vladivostok.

Questione grano

Il presidente russo ha annunciato l’intenzione di discutere con il leader turco Recep Tayyip Erdogan la possibilità di limitare l’esportazione di grano e cibo dall’Ucraina all’Europa, “poiché non viene inviato ai paesi più poveri che ne hanno bisogno“. “Abbiamo fatto di tutto per garantire che il grano ucraino venisse esportato – ha dichiarato Putin alla sessione plenaria dell’Eastern Economic Forum (Wef) a Vladivostok – Lo abbiamo fatto insieme alla Turchia. Se escludiamo la Turchia come paese intermediario, quasi tutto il grano esportato dall’Ucraina non viene inviato ai paesi in via di sviluppo più poveri, ma ai paesi dell’Ue“.

Putin ha sottolineato che “solo due navi su ottantasette” sono state caricate nell’ambito del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. “E sono state esportate 60mila tonnellate di cibo su 2 milioni di tonnellate. Voglio dire che, come molti paesi europei negli ultimi decenni e secoli, hanno agito come colonialisti, e continuano ad agire oggi. Ancora una volta, i paesi in via di sviluppo sono stati ingannati e li continuano a ingannare. Ovviamente, con questo approccio – ha aggiunto – la portata dei problemi alimentari nel mondo non potrà che crescere, purtroppo. Il che può portare a una catastrofe umanitaria senza precedenti. Forse dovremmo pensare di limitare l’esportazione di grano e cibo commerciale lungo questa rotta. Di questo parlerò con il presidente della Turchia Erdogan“.

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