Reggio Calabria, l’Amministrazione fa opposizione a sé stessa… su Facebook

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Giuseppe Marino, ex Assessore e capogruppo del Pd a Reggio sospeso per la vicenda “Miramare”, si è espresso (su Facebook) per quanto concerne i lavori sul raccordo nella zona sud della città, per l’installazione dei new jersey al posto del guard-rail. Lo ha fatto, però, chiedendo un intervento al Sindaco f.f. “piazzato” da colui che guida il Comune di cui ha fatto parte prima della sospensione

Un amministratore comunale che lamenta dei disagi causati dall’amministrazione comunale. Una “auto-denuncia”. Una denuncia di sé stesso. Insomma, il senso è quello, anche se si fa fatica a capire. Si fa fatica a capire perché il capo-gruppo del Pd in Consiglio Comunale a Reggio Calabria, ora sospeso, metta in evidenza un problema pubblicamente, su Facebook, come fosse un cittadino qualunque, addirittura taggando il Sindaco anziché chiamarlo in privato per risolvere il problema. In pratica, l’amministrazione che fa opposizione a sé stessa.

Giuseppe Marino, ex Assessore e capogruppo del Pd a Reggio sospeso per la vicenda “Miramare”, così si è espresso per quanto concerne i lavori sul raccordo nella zona sud della città, per l’installazione dei new jersey al posto del guard-rail: “i lavori di messa in sicurezza servono, ma senza una viabilità alternativa vanno eseguiti nelle ore notturne e la domenica. Basta! I pendolari della zona sud e della jonica non possono più accettare tale enorme disagio. Chiedo al Sindaco Paolo Brunetti di intervenire con Anas. Sono disagi creati da Anas. Si costringa Anas ad organizzare meglio il cantiere”. E dopo aver taggato il Sindaco fa lo stesso con Giovanni Latella e Antonio Ruvolo. C’è un “piccolo” problema, però, in tutto questo: che a fare queste affermazioni non è un esponente dell’opposizione, del centrodestra, né un cittadino stanco e stufo di questa situazione, ma un “uomo” del Pd, il Pd di Falcomatà, che chiede un intervento al Sindaco f.f., altro “uomo” scelto dal primo cittadino sospeso per sostituirlo. Insomma, un caos. Ma fra di loro. Il capogruppo del Pd che chiede delucidazioni, sui social, all’uomo che il Pd ha scelto per sostituire il Sindaco sospeso.

Non sappiamo i motivi di questa scelta e perché attraverso queste modalità – alquanto “rustiche”, dal momento che un comunicato stampa sarebbe stato decisamente più “credibile” di quanto non lo possa essere un contenitore social in cui scrive chiunque – ma di certo non sembra essere, questo, un caso isolato. Castorina, ad esempio, da quanto è “rientrato” non fa altro che contestare, come fosse all’opposizione, qualsiasi scelta dell’amministrazione guidata dal suo partito. E facciamo ancora più fatica a capire come sia possibile che nessuno dei due – Marino e Castorina, visto che entrambi hanno contestato alcune dinamiche sui lavori – fosse al corrente degli stessi. Sembrano spaesati, come l’ultimo dei cittadini. Addirittura Marino parla di “disagi creati da Anas. Ma ci chiediamo: davvero Anas ha preso iniziativa su inizio dei lavori, organizzazione e orari? Davvero ha fatto tutto da sola? Davvero dal Comune non ne sapevano nulla? I lavori sono iniziati adesso, ma la firma apposta per approvarli non è di certo recente e chissà che non sia stata firmata proprio nel periodo in cui a Palazzo San Giorgio c’erano loro. Che ora contestano sé stessi. Perché?

 

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