La nota stampa di Antonino Pratticò, del Direttivo Comunale di Fratelli d’Italia sezione reggina, che va contro il PD
Continua ancora la “battaglia” tra Destra e Sinistra, come nelle più classiche campagne elettorali, e ancor di più dopo la visita a Reggio Calabria del PD di ieri, con Letta insieme a Bersani e Speranza. Prima Milia (Forza Italia) ha attaccato il Sindaco sospeso Falcomatà, poi è il turno di Antonino Pratticò, del Direttivo Comunale di Fratelli d’Italia sezione reggina: “Che in campagna elettorale se ne sentano di tutti i colori non è una novità, in particolar modo chi è nettamente sotto nei sondaggi cerca disperatamente di recuperare consenso, promettendo mari e monti e anche di più – si legge in una nota – Ma questa volta gli esponenti del Partito Democratico sono andati bene oltre questi tradizionali stratagemmi, infatti, prima il coordinatore regionale e candidato al Senato Nicola Irto e poi il Sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà hanno ‘lanciato’ quella che secondo gli stessi è una loro proposta nel loro eventuale programma di governo, ma che invece è già stato messo in cantiere dal Governo Draghi e in particolare dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta“.
“Infatti, gli esponenti del PD dichiarano – prosegue la nota – di aver messo a punto un piano che potrebbe permettere l’assunzione di ben 900.000 persone nella pubblica amministrazione nel Meridione d’Italia nei prossimi quattro anni. Peccato che queste assunzioni, che dovrebbero aggirarsi su circa 1.300.000 unità, finanziati grazie anche ai fondi del PNRR e altri fondi europei, è già stato messo in programma dal dimissionario Governo Draghi, con il preciso obiettivo di abbassare l’età media dei dipendenti pubblici e compensare l’enorme flusso di pensionamenti che avverranno nei prossimi anni, per riequilibrare il rapporto tra popolazione e numero di dipendenti pubblici, che in Italia è al di sotto della media europea. L’effimera proposta degli esponenti del Partito Democratico, ricorda tanto quella simpatica scena del film ‘Totò la Truffa’ del 1962, in cui il grande De Curtis voleva addirittura vendere la Fontana di Trevi ad uno sprovveduto turista americano. Ma d’altronde, dagli esponenti del PD ci si può aspettare questo ed altro”.