Reggio Calabria, finalmente più sicurezza sul raccordo tra Arangea e San Gregorio: barriere NDBA e uscite chiuse | FOTO

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Reggio Calabria, dopo anni di richieste e numerosi incidenti stradali, finalmente l’Anas ha provveduto a realizzare importanti lavori che garantiscono maggiore sicurezza alla viabilità. Le immagini e la situazione

Nonostante le polemiche, Reggio Calabria può apprezzare quella che è una buona notizia. Perché se da un lato è vero che molte cose non funzionano e bisogna ribellarsi di fronte alle enormi problematiche che attanagliano la città, dall’altro bisogna anche riconoscere quando vengono realizzati interventi utili alla comunità. E’ il caso dei lavori che negli ultimi giorni l’Anas ha realizzato nell’ultimo tratto del raccordo autostradale di Reggio Calabria verso Sud, dove la tangenziale si immette nella SS106 Taranto-Reggio Calabria. I lavori hanno provocato disagi al traffico con conseguenti polemiche nelle due scorse settimane, ma il risultato è una maggiore sicurezza per la viabilità, per giunta ottenuta lavorando nell’ultimo scampolo d’estate prima che riaprissero le scuole e che quindi i disagi diventassero ben più pesanti per i cittadini.

L’intervento più importante ha interessato il pericolosissimo tratto del raccordo dove, improvvisamente, le due carreggiate si restringono diventando una sola senza alcuna barriera per un tratto di 520 metri a cavallo dello svincolo di Ravagnese/Saracinello. Ebbene: adesso le barriere Jersey garantiscono la separazione tra le due carreggiate (vedi foto a corredo dell’articolo), limitando il rischio di incidenti che in questo tratto sono sempre stati numerosi. A garantire la sicurezza è la barriere NDBA(National Dynamic Barrier Anas), una nuova barriera in calcestruzzo di ultima generazione, progettata e brevettata da Anas, alta 1,2 metri, con la capacità di contenere eventuali urti con uno spostamento molto ridotto, anche in caso di mezzi pesanti e di due urti in rapida successione.

In quel tratto di strada resta il problema del McDrive, già da tempo all’attenzione delle autorità competenti per le lunghe code che ad ora di cena si formano in direzione Sud a causa dell’enorme fila di automobili vogliose di un Big Mac che neanche se fossimo in Russia nel 1990 dopo la caduta del muro di Berlino. Un problema più socio-culturale che stradale.

D’intesa con le autorità, il cantiere riprenderà le lavorazioni per la seconda fase a partire da lunedì 19 settembre ( dal km 0,560 al km 1,400), al fine di creare il minimo disagio e non interferire con i primi giorni di riapertura delle scuole e con le festività mariane della Città di Reggio Calabria. Inoltre, essendo ultimate le lavorazioni in corrispondenza dello svincolo di Reggio Saracinello, sono già fruibili eventuali percorsi alternativi attraverso i collegamenti cittadini tra lo svincolo di Reggio Arangea e Reggio Saracinello in entrambe le direzioni.

Altro importante intervento realizzato dall’Anas ha visto la chiusura di due uscite/ingressi estremamente pericolosi, nella carreggiata Nord tra Ravagnese e Arangea (vedi foto a corredo dell’articolo), anche qui triste teatro di pericolosi incidenti. Finalmente, quindi, sul raccordo autostradale i reggini hanno maggior sicurezza. Eppure, nonostante quest’evidente miglioramento delle condizioni della viabilità, in città si blaterano disagi e polemiche: ognuno vorrebbe una traversa di immissione sotto la propria abitazione, molti sono sempre pronti a criticare a prescindere qualsiasi cosa venga fatta, dopo che quotidianamente criticano le cose che non vengono fatte.

Ad interessarsi della vicenda è stato anche il consigliere comunale di Forza Italia Antonino Maiolino, che in una nota inviata alla stampa stamani dichiara di essersi “fatto portavoce dei malumori di centinaia di residenti delle zone interessate dagli interventi di Anas legati alla sicurezza stradale“, e “prima di chiamare in causa il Sindaco f.f. Paolo Brunetti o sparare a zero contro Anas, ho preferito informarmi e capire meglio le circostanze che hanno portato alla chiusura di alcuni accessi e che potrebbero portare a breve alla chiusura di altri. Capisco la scelta tecnica di Anas legata strettamente alla sicurezza, la condivido e va rispettata”.

“Tuttavia, è nostro compito anche quello di prevedere i disagi ed affrontarli per tempo. Chiudere l’accesso al raccordo autostradale di contrada Irto e via via tutti gli altri fino alla stazione di servizio di San Gregorio significa di fatto convogliare migliaia di automobili in appena 2 svincoli autostradali, con tutti i disagi al traffico che possiamo immaginare, soprattutto nelle ore di punta. Disagi che si ripercuoterebbero anche sulle tante attività commerciali che lambiscono la superstrada. Alla luce di tutto ciò, ritengo necessario affrontare la vicenda convocando un tavolo tecnico il prima possibile, coinvolgendo Anas, Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria per meglio valutare le competenze a vario titolo e gli interventi da attuare. Ho già provveduto ad inoltrare la richiesta agli organi competenti“.

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