Riapre l’Infopoint a Reggio Calabria, la lettera di un imprenditore: “potrebbe avere risvolti positivi”

StrettoWeb

Un imprenditore reggino, Pino Diano, ha scritto una lettera aperta commentando la riapertura dell’Infopoint nella Via Marina di Reggio Calabria

Aveva fatto discutere, con tanto di solita polemica social, la riapertura dell’Infopoint nella Via Marina di Reggio Calabria. Un luogo simbolico del centro, vadevecum del turista che visita per la prima volta la città dello Stretto, da qualcuno era stato ribattezzato come chioschetto per la vendita dei panini con la salsiccia, attività nota in questi giorni di Festa di Madonna. Niente di tutto ciò, come ampiamente documentato da StrettoWeb questa mattina in seguito alla visita all’Infopoint. Dopo anni, il Comune (proprietario) ha affidato la gestione all’assegnatario della gara, che avrà il compito di informare i turisti e, se necessario e richiesto, offrire anche una bevanda fresca con il nuovo servizio bar.

Dopo qualche polemica, dunque, l’idea comincia ad essere apprezzata da qualcuno. Tra questi c’è l’imprenditore reggino Pino Diano, che ha scritto una lettera aperta sull’argomento. “Da pochi giorni è stato riattivato l’Infopoint sul lungomare Falcomatà, nei giorni di sabato e domenica, ci siamo indignati vedendo esposte bibite e pubblicità di cocktail e trovandoci in ambito feste ed essendoci in corso un grande dibattito sul famoso ‘panino e satizzu’, in molti hanno pensato che anche questa location sarebbe stata adibita a questo rito reggino. Pare che non sia così. La destinazione dell’Infopoint da quello che si desume dal contratto stipulato tra l’assegnatario e il comune è principalmente per informazioni turistiche, per rendere più allettante l’assegnazione il comune ha aggiunto la possibilità della somministrazione di bevande, cibo, gadget, piante e fiori ed altro, altrimenti non vi sarebbe stato nessun interesse a partecipare al bando”, ha scritto.

“Chi ha vinto il bando impegna dei capitali e deve avere in prospettiva un guadagno – evidenzia – altrimenti non avrebbe senso. Un Infopoint di questo tipo non facendosi prendere da un giudizio troppo affrettato e prevenuto, riflettendo con calma, potrebbe avere dei risvolti positivi e inaspettati, se gestito rispettando il contratto e soprattutto l’articolo 3 che da delle linee guida ben precise”, sottolinea l’imprenditore provando ad esaltare le finalità del chiosco. “Sarebbe bello che l’Infopoint diventasse il gioiello della città, la nostra porta di casa, che accoglie e mette a suo agio gli ospiti che vengono a trovarci. Un turista che dopo un lungo viaggio, stanco, affamato che arrivi all’Infopoint e mentre chiede informazioni, si mangia un toast, si disseta, gusta una granita, potrebbe diventare veramente un’ idea da esportare e da copiare. Aspettiamo e vediamo gli eventi. Abbiamo avuto troppo delusione e troppe aspettative disattese e per questo siamo diffidenti su tutto”, la triste presa di coscienza di Diano sul perché troppo spesso il cittadino reggino assorbisce con scetticismo ogni iniziativa.

“Consiglio da imprenditore al nuovo gestore – conclude – di organizzarsi bene e di dare il servizio per come richiesto, con professionalità e rispettando le linee guida, la location è fantastica, non si lasci sfuggire questa grande opportunità, potrebbe fare affari d’ oro e diventare anche un punto di riferimento non solo turistico, ma per tutta la città. Tutto ciò che viene fatto per rendere la nostra città più bella, più accogliente e più vivibile è il benvenuto. Da imprenditore e quindi da collega, le auguro un grande in bocca al lupo!!!! E buon lavoro”, si chiude la lettera.

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