Una parte del popolo russo protesta contro la guerra e l’annuncio della nuova mobilitazione: le immagini e la forza repressiva della Polizia
Nel giorno in cui Vladimir Putin ha ordinato la mobilitazione di 300mila riservisti da mandare a combattere in Ucraina, sale la protesta di una parte di popolazione in Russia contro la guerra. L’Ong russa Ovd ha conteggiato almeno 66 arresti, tenendo conto solo di quelli confermati dalla polizia, tra le persone scese in piazza a Mosca e contemporaneamente in diverse altre città del Paese. Nella terza città della Russia, Novosibirsk, un video pubblicato sui social media mostrava un manifestante contro la mobilitazione parziale che urlava: “non voglio morire per Putin”.
A diffondere foto e video, da Mosca e San Pietroburgo ma anche da altre città minori, è su Telegram principalmente il movimento liberale Vesna, una parola che in italiano vuol dire “primavera”. L’iniziativa di protesta ha come slogan “Net moghilizatsii”, “no alla tomba”: un gioco di parole con “mobilizatsiya”. “Putin in trincea ci vai tu”, urlano i manifestanti da come si può vedere da uno dei due video proposti al termine dell’articolo. Uno di loro viene preso di forza dalla polizia e arrestato.