Sicilia, Musumeci: “ecco perché siamo contrari al reddito di cittadinanza”

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Per il governatore siciliano uscente il reddito di cittadinanza è uno strumento diseducativo: “non si possono dare fino a 780 euro ad un giovane abile al lavoro e 270 euro a un pensionato invalido civile. Ma che ingiustizia è questa?”

Giorgia Meloni si è detta apertamente contro il Reddito di cittadinanza. All’interno dei punti del programma elettorale del centrodestra c’è anche scritto che l’intenzione è quella di introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico. Sulle posizioni del leader di Fratelli d’Italia è anche Nello Musumeci, governatore uscente della Regione Siciliana. “Sul reddito di cittadinanza ci hanno demonizzato perché abbiamo detto che siamo contrari. Lo siamo nel momento in cui si compie la più iniqua delle ingiustizie. Non si possono dare fino a 780 euro ad un giovane abile al lavoro e 270 euro a un pensionato invalido civile. Ma che ingiustizia è questa?”, afferma.

“È chiaro che alcune situazioni vanno tenute in considerazione. Una famiglia numerosa con un padre che non lavora non può essere lasciata sola – prosegue Musumeci – . Ma non è possibile che ragazzi di vent’anni debbano essere mantenuti a casa dallo Stato, mentre un pensionato con 500 euro al mese non sa come fare la spesa! E’ un metodo diseducativo, non è un incentivo al lavoro. E allora che fare? Riformiamo l’apprendistato, aiutiamo le imprese, diciamo loro: più assumi, meno tasse paghi. E’ così che si crea ricchezza per un Paese”.

 

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