Terzo Megalotto SS 106, il progetto sostenibile che rivoluziona la Calabria: la visita del ministro Orlando

StrettoWeb

Il completamento del Megalotto 3 riveste un ruolo di particolare importanza strategica poiché l’infrastruttura è compresa all’interno della rete transeuropea TEN-T, per questo c’è molta attenzione da parte delle istituzioni

Ieri notte il ministro Andrea Orlando incontrato gli operai di turno che sono al lavoro per la costruzione del terzo Megalotto della SS 106 “Jonica”. “Un grande intervento di ammodernamento, fondamentale per la strategicità trasportistica del Mezzogiorno e della Calabria, che costituirà l’anello di congiunzione tra il corridoio tirrenico – attraverso la A2 “Autostrada del Mediterraneo” – e il corridoio Jonico”, ha ricordato il ministro del lavoro e delle politiche sociali. Si tratta di un’arteria dunque fondamentale per il Sud che si estende per 38 chilometri, alternando tratti pianeggianti a terrazzi marini e altopiani intervallati da fiumare.

I primi 18 chilometri del tracciato si sviluppano lungo la piana di Sibari e i restanti 20 attraversano la catena dell’Appennino calabro; per la ditta WeBuild, che si sta occupando dei lavori, è stato necessario quindi lo scavo di 5 chilometri di gallerie, oltre alla realizzazione di circa 6 chilometri di viadotti con pile di altezza maggiore di 40 metri e campate lunghe fino a 120 metri. Il completamento del Megalotto 3 riveste un ruolo di particolare importanza strategica poiché l’infrastruttura è compresa all’interno della rete transeuropea TEN-T.

“Ho passato qualche ora in compagnia dei lavoratori, eccellenze nel settore delle costruzioni, che sono al lavoro sette giorni su sette e 24 ore al giorno – prosegue Orlando – . Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, con particolare attenzione ai protocolli per la legalità, il cantiere procede secondo i tempi previsti e grazie al lavoro di tante professionalità e competenze vedrà la sua conclusione nell’agosto del 2026. In tutta Italia lavoratrici e lavoratori stanno lavorando giorno e notte per portare avanti le opere e gli impegni del PNRR e per garantire a tutti noi merci, servizi, infrastrutture – conclude Orlando – . A tutti loro, un enorme grazie”. Grazie a quest’opera il Corridoio Ionico andrà incontro ad una vera e propria trasformazione, diventando un’infrastruttura stradale di grande comunicazione che avrà una duplice funzione: collegare i litorali ionici della Calabria, della Basilicata e della Puglia, e fare da cerniera tra il sistema dei trasporti dell’autostrada A3 e le Puglie.

Pnrr, terzo Megalotto della SS 106 “Jonica”: perché è un’opera sostenibile

Come ricordato dal ministro Orlando, il progetto si inserisce nel piano di rilancio dell’economia partendo dalle grandi infrastrutture, che trasformano il volto del paese preparandolo al futuro. L’opera ha un profondo valore per chi abita nel territorio calabrese, in cui è appunto inserita, sia perché circa il 60% delle persone impiegate vive ed è originario dalla Calabria sia per le opere di riqualificazione paesaggistica del Parco Archeologico di Sibari, dove sono stati individuati dei punti di osservazione e ripristinate le prospettive delle fondazioni delle antiche costruzioni. Un aspetto non di poco conto se si considera che WeBuild è anche la ditta che vorrebbe realizzare il Ponte sullo Stretto, con il Ceo Pietro Salini che ha più volte parlato di opera in grado di portare 100 mila posti di lavoro. Insomma, occupazione in un territorio dove ce n’è assoluto bisogno.

Tra le misure adottate per ridurre l’impatto ambientale del progetto rientrano il ricorso a manufatti prefabbricati (come le calotte delle gallerie artificiali) che ha consentito di evitare il diverso e maggiore impatto dovuto alla circolazione delle betoniere; e la previsione di un bilancio zero nella gestione delle terre di scavo: saranno infatti utilizzate per costruire le opere in terra, come i rilevati stradali. Alla fine, dei 13 milioni di metri cubi di terre di scavo previsti ne rimarranno soltanto 250mila, i quali saranno stoccati in un deposito definitivo.

Condividi