Trasporti nello Stretto, Vitarelli a StrettoWeb: “biglietti gratuiti per i residenti a Messina e Reggio Calabria”

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Messina, Vitarelli a StrettoWeb: “pertanto gli elettori si possono fidare di me. Garantisco che mi batterò con tutte le mie forze per realizzare i programmi proposti agli elettori da me, dalla candidata alla Presidenza della Regione Chinnici e dal Pd”

Giuseppe Vitarelli, candidato alle elezioni regionali in Sicilia nelle liste del Partito Democratico, è un Avvocato civilista e si occupa anche di diritto amministrativo, oltre che di diritto civile e diritto processuale civile, da più di trent’anni. Esercita la professione forense dal 1989. Ha dedicato, a titolo gratuito, circa 10 anni della sua vita professionale alla formazione dei giovani praticanti avvocati, nella Scuola forense del Distretto della Corte d’Appello di Messina, su incarico del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina. Inoltre ha svolto attività didattica di tutor anche nella Scuola di specializzazione per le professioni legali, presso l’Università degli Studi di Messina.

In politica si è sempre impegnato con coerenza nell’ambito dell’area culturale e politica di centrosinistra. Si impegna a lavorare per un futuro in cui “possa migliorare la qualità della vita di tutte e di tutti, a partire dai giovani e dalle donne, in un ambiente salubre e in una società civile che offra opportunità di lavoro regolarmente retribuito, con una convivenza pacifica basata sulla tolleranza, sul rispetto delle diversità e sulla giustizia sociale, con particolare attenzione per lo sviluppo culturale, economico e sociale della Sicilia e per la tutela dei diritti e della dignità delle siciliane e dei siciliani”. StrettoWebAi microfoni di , Vitarelli ha illustrato la propria posizione sulle priorità della Sicilia, sul caro bollette, sul Ponte sullo Stretto.

Cosa l’ha convinta a scendere in campo in questa tornata elettorale?

“Mi sono sentito in dovere di mettermi a disposizione e fare la mia parte, considerato il delicato momento storico che stiamo vivendo, per l’attuale situazione economica, sociale e politica. Mi riferisco alla grave crisi economica delle famiglie e delle imprese, aggravata dalla pandemia con le relative conseguenze nei rapporti sociali. Mi preoccupa molto la incapacità di tanti politici e la irresponsabilità di altri politici populisti, che fanno pubblicamente dichiarazioni offensive nei confronti di tutti gli avversari politici indiscriminatamente, istigando all’odio sociale nei confronti di chi è diverso da loro, e fanno promesse a mio avviso irrealizzabili, per acquisire consenso elettorale in mala fede, creando una situazione esplosiva che mette in pericolo la pace sociale. Inoltre, mi preoccupa moltissimo il fatto che quella che trent’anni fa si presentava agli elettori come una coalizione di centrodestra, adesso ha la spudoratezza di presentarsi agli elettori come una coalizione di destra estrema, pericolosa per la tenuta del sistema democratico. La fondatezza dei miei timori è confermata da quanto dichiarato pubblicamente dal magistrato Roberto Scarpinato sul partito Fratelli d’Italia, dicendo che questo partito ha proposto l’abolizione della legge Mancino del 1993.

Infatti si tratta di una legge, in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, che punisce chi diffonde idee fondate sull’odio razziale o etnico, o incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e chi incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per i suddetti motivi e vieta ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente i suddetti scopi, che evidentemente ricordano il disciolto partito fascista, che è la negazione del nostro sistema costituzionale liberale e democratico. In ogni caso penso che i cittadini elettori abbiano bisogno di interagire con candidati che siano persone perbene, oneste e leali, che ascoltano i loro bisogni e formulano proposte politiche concrete di natura programmatica realizzabili, coerenti con i principi e valori ai quali si ispirano loro e i partiti o movimenti nelle cui liste si presentano, conformi ai principi fondamentali della nostra Costituzione Repubblicana Democratica. La lealtà, la correttezza e la buona fede sono principi fondamentali per la pacifica convivenza, in quanto intimamente connesse al dovere di rispettare i diritti inviolabili e la dignità di tutte le altre persone e al dovere di solidarietà politica, economica e sociale. Ho deciso pertanto di dare la mia disponibilità alla candidata alla Presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici, e al Partito Democratico del quale condivido principi e valori statutari (libertà, democrazia, giustizia sociale, solidarietà, legalità e partecipazione democratica), precisando che io metto a disposizione del partito la mia reputazione personale, professionale e politica e non pacchetti di voti di presunti seguaci disposti a passare da uno schieramento politico all’altro per convenienza e calcoli personali, senza seguire un coerente e serio percorso politico. Per me la lealtà, la correttezza, la coerenza e l’onestà, sono sempre stati valori fondamentali, come testimonia la mia vita personale, familiare, professionale e politica”.

Quali sono le prospettive e le priorità della Sicilia?

“Le prospettive, a mio avviso, sono strettamente legate alle scelte degli elettori del 25 settembre 2022. L’Unione Europea ci ha offerto un aiuto importante. Mi riferisco ai fondi del P.N.R.R. e ai fondi strutturali provenienti dall’Europa, della quale facciamo parte, che costituisce una manifestazione concreta di solidarietà e una effettiva opportunità per la crescita e lo sviluppo culturale, economico e sociale della Sicilia, e per l’occupazione lavorativa soprattutto dei giovani e delle donne siciliane. Queste sono le priorità: il lavoro per tutti, dando maggiori opportunità ai giovani e alle donne siciliane, sia nel privato che nel pubblico; esenzioni o comunque agevolazioni contributive e fiscali, oltre che la semplificazione amministrativa, per consentire ad imprenditori (in particolare all’imprenditoria giovanile e alle start up) e ai commercianti di crescere e reinvestire, creando sempre più opportunità di lavoro per i loro dipendenti e collaboratori, curando la formazione professionale (prevedendo lunghi periodi di stage regolarmente retribuiti in settori in cui è prevedibile lo sviluppo economico, sentiti i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro), realizzando così un sistema virtuoso di continua e progressiva crescita e sviluppo economico e sociale, con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente; incentivare le iniziative nei settori del turismo, della cultura (in particolare musicale e teatrale) e dei beni paesaggistici, storici e archeologici e dei beni culturali in genere, in modo collegato e coordinato con progetti concreti, che creano contestualmente possibilità di sviluppo culturale, economico e sociale; sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile, solare, eolica, idrica ed il riciclo dei rifiuti; migliorare i servizi pubblici in materia sanitaria, di servizi sociali ed asili nido.

Non penso che il centrodestra, che si presenta alle elezioni dopo cinque anni di governo della Regine Siciliana e che ha visto bocciare per la propria insipienza politica e tecnica ben 31 progetti (presentati dall’assessorato regionale alle Risorse agricole da parte del ministero per le Politiche agricole), possa dare alcuna garanzia in tal senso, senza spiegare le ragioni del suo precedente fallimento programmatico, con possibile perdita dei finanziamenti e loro redistribuzione alle regioni più virtuose. Il Partito Democratico e la nostra candidata alla Presidenza della Regione Siciliana, con i relativi programmi garantiscono un impegno serio di persone oneste per realizzare questi obiettivi prioritari”.

Quali soluzioni propone per il caro bollette?

“Nell’immediato creare un fondo regionale di solidarietà (come proposto dalla nostra candidata alla Presidenza della Regione Siciliana Caterina Chinnici) e contestualmente attivarsi perché anche il governo nazionale e l’Unione Europea creino dei fondi di solidarietà per consentire a famiglie ed imprese di pagare tutte quelle somme di denaro indicate nella bollette di luce e gas che vanno oltre l’importo che si pagava un tempo in situazioni di normalità e comunque ragionevoli per il momento storico che stiamo vivendo. Inoltre bisogna indirizzare le politiche energetiche in modo tale da rendere la Sicilia, l’Italia e l’Europa progressivamente sempre più indipendenti ed autosufficienti in materia energetica.

In Sicilia in particolare abbiamo la ricchezza naturale dell’energia solare ed eolica. Inoltre certamente bisogna battersi a livello diplomatico per la Pace internazionale, per rendere più controllabile la situazione da parte del governo nazionale ed europeo, che con provvedimenti concreti possono aiutare i cittadini a difendersi dalle spietate leggi del mercato, che tanto amano i liberisti e i conservatori, che compongono la destra italiana ed europea”.

Il cittadino perché dovrebbe votare per lei?

“Perché la mia reputazione e la mia storia personale, familiare, professionale e politica testimoniano la mia onestà, coerenza e competenza. Pertanto gli elettori si possono fidare di me. Garantisco che mi batterò con tutte le mie forze per realizzare i programmi proposti agli elettori da me, dalla candidata alla Presidenza della Regione Siciliana Caterina Chinnici e dal Partito Democratico, rispettando sempre e comunque i principi e valori da me sopra precisati e i diritti e la dignità delle siciliane e dei siciliani, senza che vi sia alcuna possibilità che una volta eletto possa cambiare casacca”.

Cosa pensa del Ponte sullo Stretto alla luce dell’inserimento dell’opera nel programma del Centro/Destra?

“È una conferma del fatto che il centrodestra, che a mio avviso è destra estrema, continua a prendere in giro gli elettori messinesi, siciliani e calabresi. Mi fa pensare questo il fatto che le Famiglie maggiori azioniste della società concessionaria del servizio di attraversamento dello Stretto di Messina, legittimamente curando i loro interessi imprenditoriali, conseguentemente sarebbero danneggiate dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e che una di queste due famiglie milita espressamente nello schieramento di centrodestra, mentre i componenti dell’altra occupano posizioni apicali nella Confindustria di Messina e nell’Autorità Portuale di Messina. E’ contro ogni logica pensare che tali interessi economici confliggenti, favoriscano la realizzazione di un ponte che ucciderebbe il traghettamento privato. Quindi di cosa stiamo parlando? Lo schieramento di centrodestra prima di parlare credibilmente di ponte sullo Stretto chiarisca queste sue contraddizioni interne. Invece di parlare di progetti demagogici e politicamente irrealizzabili, occorre invece concentrarsi su temi che riguardano attualmente lo sviluppo della Sicilia. Argomento certamente di attualità, importante per lo sviluppo della Sicilia e di Messina, è quello di migliorare i trasporti e le reti autostradali e ferroviarie, con l’alta velocità anche in Sicilia, dove attualmente sono servizi pubblici in uno stato di fatiscenza.

Con riferimento al tema dell’attraversamento dello Stretto di Messina piuttosto si dovrebbero rendere gratuiti i biglietti per i residenti a Messina e Reggio Calabria o quantomeno per tutti coloro che per lavorare devono attraversare lo Stretto di Messina. Inoltre bisogna adottare misure concrete per agevolare i disabili e tutti coloro che hanno bagagli pesanti nella fase di imbarco e di sbarco dalle navi e soprattutto dagli aliscafi. Come si vede sono tante le cose concrete da fare. Sono convinto della necessità di un nuovo grande “patto sociale” tra tutte le categorie sociali e tutti i cittadini siciliani, italiani ed europei, conforme ai principi fondamentali della nostra Costituzione democratica, per potere ripartire e costruire insieme un futuro migliore per tutte/i. Sono tante le idee, da perfezionare alla luce delle proposte delle mie concittadine e dei miei concittadini siciliani giovani e di tutte le età, per la tutela dei diritti e della dignità delle siciliane e dei siciliani e per l’immagine della Sicilia in Italia, in Europa e nel mondo intero”.

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