“Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”: sono state le parole del presidente della Commissione europea che hanno attirato l’attenzione del leader della Lega
Mancano ormai pochi giorni al voto, poi gli italiani scopriranno chi sarà il Premier che guiderà il nuovo Governo. Tanti sono gli impegni su cui dovrà concentrarsi il neo esecutivo, anche da Bruxelles seguono quindi attentamente l’evolversi della situazione. “Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”: è quanto ha affermato Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda a Princeton sul possibile risultato delle elezioni in Italia. Nel dibattito, il presidente della Commissione europea ha sottolineato che “la democrazia ha bisogno di ognuno di noi, è un lavoro costante, non è mai al sicuro”. Parlando delle misure a disposizione dell’Europa per tutelare lo stato di diritto, come detto, ha citato i casi di Polonia e Ungheria, dove si sono verificati problemi con “l’indipendenza della magistratura” e sulla “corruzione”. Dunque, “vedremo come vanno queste elezioni: anche le persone, a cui i governi devono rispondere, giocano un ruolo importante”.
“Per me è una squallida minaccia, una invasione di campo non richiesta, la signora rappresenta tutti gli europei, non solo quelli di sinistra”, ha risposto invece Matteo Salvini, ospite di Mattino 5 su Canale 5, torna sulle parole di Ursula von der Leyen, che ieri ha parlato di “strumenti come nel caso di Polonia e Ungheria” se l’Italia andrà “in una direzione difficile” dopo le elezioni. “Presenteremo mozione di censura a Bruxelles contro la signora”, aggiunge. “E’ bullismo istituzionale”, attacca il leader della Lega.