Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi è ritornato in Calabria per presenziare all’Assemblea di Unindustria
Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ritorna in Calabria per presenziare all’Assemblea di Unindustria che si è svolta presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio alla presenza, tra gli altri del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. “La Calabria non ha bisogno di assistenzialismo ma di una progettualità seria. Ci serve una strategia di medio lungo periodo, un piano almeno decennale per lo sviluppo del Sud, fatto di risorse per scuola, università, di affiancamento delle reti territoriali, di ricerca e innovazione”, rimarca Bonomi. “Capisco il disagio dei partiti che vogliono soddisfare le promesse che hanno fatto in campagna elettorale, ma oggi non ci sono risorse per fare la flat tax, il prepensionamento. Oggi le risorse che abbiamo vanno messe a difesa dell’industria. E non lo diciamo per una questione corporativa. Lo dicono i numeri. Senza industria non c’è l’Italia. E’ una questione di sicurezza nazionale”, evidenza Bonomi. “Al Governo pongo due questioni fondamentali, da attuare con il consenso di tutte le forze imprenditoriali, civili del Paese, azioni che riguardano l’energia e la finanza pubblica. Sono temi da giorno uno del nuovo Governo. Durante la crisi pandemica- ha aggiunto Bonomi- le nostre imprese hanno conseguito risultati eccezionali. Ci siamo fatti trovare pronti. Ma quello che è stato fatto in questo periodo, con una crescita senza precedenti, nelle attuali condizioni e con i prezzi energetici è messo a rischio. E non solo a causa del conflitto ucraino“. “Lo avevo detto un anno fa – ha sostenuto il presidente di Confindustria – ci siamo fatti trovare impreparati. E adesso questa fase sta colpendo tutti, perché sta diventando antieconomico persino produrre. Avevamo il 3,8% di Pil nel 2021, mentre ora si prospetta lo 0,6% per il prossimo anno, e molti ci dicono che saremo in territorio negativo. Penso che nessuno possa dire cosa succederà l’anno prossimo”. “Sull’energia sono stati fatti decenni di errori, di scriteriati errori. Errori che, purtroppo pagano, sempre, imprese e famiglie”, ha detto ancora Bonomi. “E in un periodo come questo quando abbiamo tutti i settori sotto pressione, nel nostro Paese, in credito sul sistema energetico – ha aggiunto – si è tentato di mettere in atto un piano di emergenza. Un piano che prevede una serie di interventi. Ma tutto si basa sul fatto, e il Ministro Cingolani lo ha detto bene, che il rigassificatore di Piombino venga messo in esercizio. E’ pensabile che un Paese in queste condizioni viene bloccato dal colore di una nave? E’ una cosa che lascia veramente esterrefatti. E pensando che c’è una Commissione formata da 44 Enti, anche questo ci dice cosa dobbiamo fare insieme. La burocrazia deve aiutare il Paese, sostenere il Paese – ha sottolineato il leader di Confindustria – non essere un freno al proprio sviluppo”.
Occhiuto: “abbiamo necessità di costruire una nuova visione della Calabria”
“Ringrazio il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, per la sua presenza e per la sua costante attenzione alla nostra Regione. Abbiamo necessità di costruire una nuova visione della Calabria, e il Paese intero deve capire che bisogna investire nello sviluppo del Mezzogiorno come hub fondamentale per la comunità nazionale”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo all’assemblea pubblica di Unindustria Calabria, a Reggio Calabria. “Chi come me fa il presidente della Regione, chi fa impresa in Calabria, chi come l’ammiraglio Agostinelli è presidente dell’Autorità portuale, già sa che il Mezzogiorno è centrale in ogni programmazione di futuro del sistema Paese. Se guardiamo ai livelli di traffico merci nel Mediterraneo e a quelli di container all’interno del porto di Gioia Tauro ci rendiamo perfettamente conto di questa centralità. Nei prossimi anni, ad esempio, dovremo comprare l’energia dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e questi territori offriranno delle opportunità di sviluppo anche per l’Italia. Ecco perché noi possiamo essere l’hub dell’Europa sul Mediterraneo. È questa la visione che dobbiamo avere il coraggio di costruire e, in questo quadro e in questo nuovo racconto della Calabria, è preziosa l’attenzione del presidente nazionale di Confindustria.
La Calabria ha grandi ricchezze che può utilizzare nell’interesse dei suoi cittadini ma anche nei confronti del Paese, però ha necessità di avere una classe dirigente che sappia raccontare in maniera diversa questa Regione e dimostrare attraverso il proprio lavoro che vuole rompere con gli schemi del passato, determinando un cambio di passo. Sono contento di aver trovato nel mondo dell’industria un validissimo interlocutore – ringrazio Aldo Ferrara e Domenico Vecchio -, ma soprattutto sono contento di aver costruito un solido rapporto con il presidente nazionale Bonomi a cui vorrei idealmente consegnare la cittadinanza onoraria della Calabria”, evidenza Occhiuto.
“Le emergenze si determinano quando i decisori politici non sono capaci di programmare per tempo. Se il rigassificatore di Gioia Tauro l’avessero fatto 7 o 8 anni fa, oggi il tema dell’energia ci sarebbe, ma non sarebbe così grave, perché quel rigassificatore avrebbe prodotto un terzo del gas che noi prima importavamo dalla Russia. Su questa cosa, noi, il governo regionale, ma anche Unindustria e il presidente Bonomi, siamo intervenuti mesi fa, prima che il problema dell’energia fosse così gigantesco”, prosegue Occhiuto. “Ho parlato con Cingolani il quale dice, giustamente, che un rigassificatore galleggiante si fa in sei mesi per cui ora, siccome il tema è l’autonomia in tempi brevi, il rigassificatore galleggiante è un intervento da preferire rispetto al rigassificatore terreste che potrà essere realizzato in 4 anni. Quello che sta succedendo oggi ci dovrebbe insegnare che il tema dell’autonomia e dell’indipendenza energetica noi l’avremo anche fra 3 o 4 anni. Allora il rigassificatore io lo chiedo con forza al governo e sono contento che insieme a me lo chieda anche Confindustria, anche perché connesso all’intervento sul rigassificatore c’è la piastra del freddo che ci potrebbe consentire di sviluppare davvero l’area retroportuale di Gioia Tauro attraverso un grande distretto dell’agroindustria. La nostra Regione potrebbe diventare l’hub di un grande distretto dell’agroindustria di tutto il Mezzogiorno, di un distretto che comprenderebbe dalla Campania fino alla Sicilia. Si tratta di un investimento strategico per l’Italia”, ha sottolineato Occhiuto.
“Sulla questione energia – come ho detto anche a Capri, facendo una battuta sull’autonomia differenziata che vogliono molti presidenti del Nord – dobbiamo fare riferimento a quello che è scritto nella Costituzione, e cioè che i livelli essenziali delle prestazioni, i diritti, devono essere assicurati con uniformità in tutto il territorio nazionale. E quando la capacità fiscale delle Regioni non è sufficiente a farlo, allora interviene la perequazione. Se dopo la perequazione c’è qualche Regione che ha capacità fiscale ulteriore, ben venga per queste Regioni la possibilità di dare ulteriori servizi ai cittadini”, afferma Roberto Occhiuto. “Ma perché il tema dell’autonomia differenziata e delle risorse prodotte nelle Regioni non deve valere pure per l’energia? In Calabria produciamo il 42% di energia da fonti rinnovabili. Se aggiungiamo anche l’idroelettrico e altre fonti non fossili, abbiamo una produzione di energia pulita superiore al consumo dei calabresi. La Lombardia produce il 13% di energia da fonti rinnovabili. Allora, vogliamo farlo il federalismo differenziato? Facciamolo anche sull’energia, stabiliamo che se una Regione ha investito sulle rinnovabili è giusto che i cittadini e le imprese ne abbiano vantaggio. Perché se non rendiamo conveniente questo investimento è difficile che si inducano i decisori politici a sviluppare le rinnovabili. Quindi dobbiamo creare un rapporto tra ciò che si produce in termini di rinnovabili e ciò che è beneficio per la cittadinanza”, conclude Occhiuto.
Ferrara: “ecco le priorità della Calabria”
Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria: “Bonomi ci ha messo a disposizione il centro studi di Confindustria in cui stiamo elaborando un piano che presenteremo nelle prossime settimane. Serve la dotazione infrastrutturale: siamo certi che non deluderemo le attese della Regione. Le priorità? Rigassificatore, alta velocità, 106″.