Cagliari-Reggina, Inzaghi: “primo tempo incredibile, dovevamo chiuderlo in vantaggio”

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Le parole del tecnico amaranto Pippo Inzaghi dopo il pari tra Cagliari e Reggina

“Ero molto tranquillo, è chiaro che dopo due stop immeritati ero curioso di vedere la reazione della squadra su un campo di Serie A. Mentalmente lo svantaggio immediato mi aveva preoccupato, secondo me però abbiamo fatto un primo tempo incredibile. Dovevamo chiuderlo in vantaggio, con le occasioni di Fabbian e Hernani. Il secondo tempo è stato più equilibrato, a un certo punto pensavo di poterla vincere ma poi, viste le loro individualità, ho pensato fosse bene portare a casa un pari. Questo perché il Cagliari ha un organico incredibile e secondo me andrà in Serie A”. Così il tecnico amaranto Pippo Inzaghi, in conferenza stampa, dopo Cagliari-Reggina.

“Oggi sono contento per tutti. E’ tornato l’Hernani che conoscevamo, ero sicuro che sarebbe tornato. Ravaglia e Camporese hanno fatto bene come tutti, volevo dargli chance. Di Ravaglia non mi ricordo di parate, ma in alcune uscite ha dimostrato quello che sappiamo. La prossima partita decideremo chi giocherà. Camporese è un titolare, ma ci sono anche Cionek e Gagliolo. Dovevamo sfruttare meglio dei contropiedi 3vs2, volevo mettere Ricci ma ho sprecato dei cambi per alcuni problemi fisici. Ho messo Gori e Cicerelli per cercare di vincerla, dovevamo fare meglio ma il pari va bene e sono contento. Io comunque, sui cambi, devo far giocare tutti e avere le idee molto chiare, anche perché a gennaio potremmo fare delle scelte e io devo capire bene. Qualche volta, senza snaturare la squadra, cercherò di fare questi cambi. Sapevo che la risposta sarebbe stata buona”.

Questa estate, prima dell’offerta della Reggina, Inzaghi era stato vicino a Cagliari: “ho letto che io avevo pretese per venire qui a Cagliari, ma non è così. Mi trovo bene qui a Reggio e se non ci fosse stata la Reggina sarei andato solo a Cagliari, però dalla società sono scomparsi, la cosa non è andata a buon fine. Ora però sono a Reggio e qui mi sento gratificato, mi fanno lavorare. Muzzi dice che siamo da Serie A? Significa che abbiamo fatto grandi cose in questi mesi, perché in estate ci davano retrocessi. Non dobbiamo montarci la testa ma anzi crescere, io sono venuto qui con un progetto triennale. Siamo ambiziosi e gli ambiziosi che lavorano come noi vogliono anticipare i tempi, se saremo bravi si può fare, ma non dobbiamo montarci la testa”.

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