Calabria, omicidio di Lisa Gabriele: svolta nelle indagini, arrestato ex poliziotto | NOME

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I Carabinieri hanno arrestato un uomo di 50 anni, ex poliziotto, con l’accusa di avere ucciso nel 2005 una ragazza di 22 anni, Lisa Gabriele, con la quale aveva una relazione

In esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di di Cosenza, in accoglimento delle richieste avanzate dalla Procura locale, i Carabinieri del Comando Compagnia di Rende (Cosenza) hanno tratto in arresto un 50enne, Maurizio Mirko Abate, appartenente all’epoca dei fatti alla Sottosezione della Polizia stradale di Cosenza Nord: l’uomo è accusato dell’omicidio doloso premeditato, aggravato dai futili motivi ed in concorso con altro soggetto allo stato ignoto, di Lisa Gabriele, 22 anni, avvenuto il 7 ottobre del 2005 a Montalto Uffugo. L’ex poliziotto è accusato anche di spaccio e cessione di marijuana nei confronti del figlio.

Maurizio Mirko Abate era stato iscritto nel registro degli indagati, dopo la riapertura delle indagini, nel maggio del 2021. La ragazza venne trovata priva di vita in un bosco con accanto al corpo degli psicofarmaci, una bottiglia di whisky insieme a un biglietto di addio. Un suicidio inscenato: l’autopsia accertò che Lisa, in realtà, non si era suicidata ma era stata soffocata, probabilmente con un cuscino, in un luogo diverso da quello del ritrovamento del cadavere. Inoltre, gli accertamenti calligrafici stabilirono che a scrivere il biglietto d’addio non era stata la giovane Lisa.

Il caso, archiviato dopo le prime indagini nell’ottobre del 2009, è stato riaperto nell’ottobre del 2018, quando alla Procura di Cosenza è pervenuto un esposto anonimo nel quale si ripercorreva la vicenda della morte di Lisa Gabriele e venivano indicati particolari veritieri noti soli agli inquirenti. I primi riscontri, effettuati dai carabinieri di Rende, hanno consentito alla Procura di riaprire le indagini.

Le indagini, nello specifico, hanno consentito di inquadrare l’omicidio nell’ambito di una relazione sentimentale intrattenuta dalla vittima con l’uomo, già impegnato in altra stabile relazione, ritenuta sbilanciata, ossessiva e connotata da episodi di reiterate violenze e brutalità – come anche da dichiarazioni di un collaboratore di giustizia – emersi dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti che hanno tratteggiato un quadro degradato fatto anche di serate a base di sesso, droga e perversioni. Inoltre, stando agli inquirenti, è emerso che il movente dell’omicidio sarebbe da ricondurre all’esasperata volontà dell’indagato di interrompere la relazione allontanando definitivamente da sé la vittima, determinata a frequentare l’uomo nonostante la moglie di quest’ultimo avesse partorito un figlio ed alla luce del rischio che la moglie sapesse della relazione extraconiugale sottraendogli, così, il neonato.

Inoltre, gli inquirenti avrebbero ricostruito l’ultimo periodo di vita della vittima, connotato dai tentativi della stessa di trattenere nella relazione l’uomo, temendo, tuttavia, di subire ancora violenze ed arrivando a temere per la propria vita anche a seguito di strani accadimenti, quali danneggiamenti all’autoveicolo ed ai cavi elettrici dell’abitazione, nonché la morte sospetta della cagnolina deceduta appena dieci giorni prima di Lisa. Sono, inoltre, state intercettate frasi ritenute parziali ammissioni dell’indagato ed altre propalazioni di parenti dell’uomo fortemente indizianti, nonché conversazioni con linguaggio criptato che attesterebbero l’acquisizione, la suddivisione e l’occultamento del narcotico e lo spaccio dello stupefacente.

Quanto alla droga, infine, è stato accertato l’utilizzo della cassetta delle lettere come deposito temporaneo dove la droga poteva essere prelevata dal figlio avvisato dal padre circa l’arrivo di una “bolletta” o “raccomandata”; e sarebbero anche stati accertati plurimi acquisti di marijuana (denominata “gelato”) effettuati dall’uomo e conseguenti cessioni in favore del figlio a cui veniva sequestrato dai Carabinieri di Rende, nel 2020, una modica quantità di stupefacente del tipo marijuana. Il procedimento pende nella fase delle preliminari.

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