Come si svilupperà, nel corso del tempo e passo dopo passo, il nuovo Aeroporto dello Stretto? Grafiche e importi delle varie aree della struttura che con le migliorie infrastrutturali più moderne e sicure potrà ospitare molti più voli e rilanciare l’intero scalo di Reggio Calabria
Reggio Calabria, ora, può volare. In tutti i sensi. Sul fronte aeroportuale si può decisamente guardare al futuro con maggiore speranza, rispetto a quanto non si è fatto negli ultimi anni. Merito di tutta una serie di iniziative, separate ma in realtà unite, che avranno il compito di ammodernare e quindi rilanciare l’Aeroporto dello Stretto nei prossimi anni. Innanzitutto a partire dal bando di gara per l’attivazione di tre nuovi voli (a partire dal 2023) con Torino, Bologna e Venezia; poi passando alla rimozione – già annunciata – della categoria “C”, che significa molte meno limitazioni dello scalo nei confronti delle compagnie, più “libere” così di “collaborare” con l’Aeroporto; e ancora considerando tutti i lavori di ammodernamento dello scalo, tra cui migliorie infrastrutturali riguardanti anche la nuova Aerostazione, due nuovi gate e tanto altro. Questo è stato possibile grazie agli oltre 200 milioni dei fondi Cis per gli Aeroporti calabresi, di cui 60 destinati a Reggio, ma anche per i 17 dei 25 milioni di euro dell’emendamento Cannizzaro che saranno utilizzati per gli sviluppi strutturali dello scalo.
Ma come si svilupperà, nel corso del tempo e passo dopo passo, l’Aeroporto dello Stretto? Partiamo dai 60 milioni di euro dei fondi Cis che prevedono tutta una serie di lavori per rilanciare lo scalo, una ristrutturazione e messa in sicurezza totale con 7 progetti già finanziati dai fondi PSC MIMS. Quindi si andrà a migliorare ad esempio la sicurezza del volo e del traffico aereo (figura 1), la pavimentazione dell’area di movimento (figura 2), la riqualifica degli aiuti visivi (figura 3), la demolizione di ruderi e manufatti pericolosi (figura 4). Qui di seguito le immagini, con rispettivi importi in denaro per i lavori di ciascuna area.
Altri lavori verranno effettuati per riqualificare gli impianti di controllo e gli smistamenti bagagli da stiva (figura 5); per riqualificare l’area lato mare del sedime aeroportuale con interventi a beneficio della safety e security aeroportuale (figura 6), ma anche per mettere in sicurezza le viabilità di accesso e delle aree di sosta (figura 7), sistemare l’area di distaccamento VVF (figura 8) e per i sistemi antintrusione perimetrale (figura 9).
Per quanto concerne l’aerostazione, invece, si tratta di uno degli investimenti più importanti: si procederà al suo ampliamento (quasi 14 milioni di euro), con interventi per la security e la digitalizzazione sull’aerostazione passeggeri (figura 10). Nell’immagine in evidenza, invece, è possibile osservare il rendering della nuova aerostazione, comprendente due nuovi gate (al momento ce n’è solo uno), per un totale di tre gate, che ovviamente significano ampliamento totale, nell’ottica di più compagnie e più voli, anche vicini. Un “mercato” facilitato – nelle richieste e trattative con le compagnie aeree – dalla rimozione delle limitazioni dopo l’abolizione della categoria “C” e ai lavori generali che permetteranno un ampliamento e un ammodernamento generale.