Crosetto: “ecco cosa penso di Berlusconi, Meloni, conflitto di interessi e fascismo”

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Crosetto: “Berlusconi non concepisce il numero 2. Dieci anni fa disse no alle primarie ed io e Meloni ci ribellammo

“Uomini come Berlusconi non concepiscono il numero 2, non c’entra nulla il fatto che Giorgia Meloni è donna. Lui è un leader nato, in qualunque settore ha avuto un successo straordinario. E’ il motivo per cui io e Giorgia ci siamo trovati 10 anni fa. Di fronte alle nostre insistenze che il partito avesse una successione, lui diede l’ok alle primarie. Io e Meloni, insieme ad altri, ci siamo candidati. Poi lui disse ‘basta, le primarie non si fanno più’. Noi pensavamo invece che il partito dovesse avere la possibilità di cambiare leader e quel giorno io e lei ci ribellammo, perchè la politica non si può legare ad un solo uomo”. E’ quanto ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma “Non è l’Arena'” su La7.

“Non pensavo di fare il ministro, fino a qualche giorno prima pensavo che la scelta di uscire dalla politica rimanesse nei prossimi anni. Alla fine, di fronte alla chiamata del premier ha prevalso l’onore enorme di servire il Paese. Giorgia Meloni mi ha convinto, dicendo ‘ho bisogno di te, non solo io, ma il Paese’ e ho fatto la la scelta d’impulso, forzando anche la mia famiglia che aveva condivisa con me l’uscita dalla politica. Penso che Meloni abbia pazienza e capacità di razionalizzare che pochissimi altri hanno”, rimarca Crosetto.

“Possiamo fare le battaglie garantiste solo se dimostriamo inflessibilità verso la criminalità, verso le mafie. La giustizia non deve fare sconti a chi è un virus che distrugge parte del Paese e ne mina la stabilità. L’obiettivo del Governo e’ intervenire in modo pesante sui mafiosi, sul sequestro di beni alle mafie, ma c’è anche la necessità di rendere la giustizia più veloce per i cittadini normali”, aggiunge Crosetto.

“Se io fossi in conflitto di interessi l’Authority mi toglierebbe da ministro. Il conflitto di interessi significa che hai conflitti con quello che facevi prima: io, dal giorno in cui ho accettato di fare il ministro, mi sono messo nella condizione di dismettere qualunque mia attività, compreso un Bed and Breakfast… Io domattina alle 9 mi vedrò col mio commercialista perché sto dismettendo qualunque cosa abbia costruito in 58 anni di onorata vita”, sottolinea il Ministro della Difesa.

“Il fascismo? E’ un pezzo della nostra storia chiuso definitivamente che dobbiamo ricordare solo per non rifare gli errori della storia. Un periodo che ha commesso infame come le leggi razziali e la cancellazione della democrazia. Chi serve le istituzioni – ha detto poi il ministro in merito alla celebrazione del 25 aprile – rispetta le leggi e rispetta le feste nazionali perché sono regolate dalle leggi“, afferma Crosetto.
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