Furgiele: “Reddito di cittadinanza? Vergognoso voto di scambio”, è caos in Calabria

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Le parole del deputato leghista hanno generato un botta e risposta con la grillina Baldino: “non offenda i cittadini, molti usano questo strumento di sussistenza per comprare da mangiare e pagare le bollette”

E’ caos in Calabria intorno alle ultime dichiarazioni di Domenico Furgiuele: il reddito di cittadinanza “è un vergognoso voto politico di scambio. Un vero e proprio ricatto”. E’ quanto ha affermato il (riconfermato) deputato della Lega, eletto nel collegio camerale di Corigliano Rossano. “Abbiamo registrato un vergognoso voto politico di scambio, attuato dal Movimento Cinque Stelle, cavalcato dai candidati e difeso da Conte. Anche io ho votato a favore del reddito di cittadinanza – ricorda il deputato – infatti ritengo vada rimodulato e non abolito. Provengo da un’estrazione di destra sociale e per questo sono convinto che quel provvedimento vada ripensato per quei giovani, ad esempio, che non possono lavorare e vada reso impermeabile ai trucchetti per percepirlo, come i divorzi fittizi. Concentriamoci su una giustizia sociale vera”.

“Le parole pronunciate dal deputato leghista Furgiuele nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri a Corigliano Rossano, per cui il voto dato dai calabresi al M5S, sarebbe voto di scambio, rappresentano un’offesa oltremodo classificabile a migliaia di liberi cittadini”: afferma in risposta in una nota il deputato Vittoria Baldino, eletta con il Movimento Cinque Stelle, cavalcando le polemiche sollevate da molti in una Regione che per i grillini rappresenta ancora un baluardo, come in tutto il Sud Italia. “Migliaia di cittadini oggi usano questo strumento per pagare prevalentemente bollette, spesa e debiti – prosegue Baldino – . Li si considera incapaci di esprimere una visione di Paese per sé stessi e per i propri figli? Si vuole affermare che la visione politica sia solo appannaggio delle élite illuminate? Sappia Furgiuele che sta solo  creando una lotta di classe, come crea, o continua per essere più corretti, una lotta tra territori il nascituro, patrocinato dentro la Lega, “Comitato del nord””.

La contro-risposta di Furgiele

Il botta e risposta prosegue sul reddito di cittadinanza prosegue. “La collega Baldino – replica Furgiele – non ha bisogno di descrivermi come nemico giurato dei poveri per dimostrare che, politicamente, esista. Primo perché la campagna elettorale è finita da un pezzo. In secondo luogo perché le castronerie sono come le bugie, hanno le gambe corte. Figuriamoci se una persona come il sottoscritto, che ha sempre tratto energia e stimoli per fare politica dal contatto diretto con le fasce più deboli della popolazione, può prendersela con chi subisce il disagio”.

“Uno dei pensieri sul quale ho basato la campagna elettorale nel collegio uninominale, dove la Baldino ha perso, poggia sulla convinzione che l’attuale formulazione del reddito di cittadinanza dà, per paradosso, vita a innumerevoli squilibri sociali che offendono, loro sì, i poveri e che rischiano di travolgere la ratio della misura – ribadisce – . Nel senso che la percepiscono un sacco tra papponi e furbetti, cosa non più tollerabile alla luce del fatto che il privilegio a costoro glielo pagano gli italiani onesti. Questo spiega la ragione per la quale vada radicalmente cambiata. Sottolineo radicalmente. Averla difesa, invece, incondizionatamente, avrà pure portato voti, ma anche un po’ di disonore”.

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