Il futuro di Scilla e le preoccupazioni di Ventura: “quali prospettive per Melia dopo il commissariamento?”

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Le analisi del giornalista Francesco Ventura dopo la delicata questione scillese

Il viceprefetto Antonia Maria Grazia Surace è stata nominata commissario per l’amministrazione provvisoria del Comune di Scilla. Il decreto prefettizio porta la data dello scorso 25 ottobre. “Più che alle questioni scillesi, la mia attenzione è concentrata sulla situazione meliota, che versa in uno stato preoccupante, come raramente lo è stato in passato – spiega Francesco Ventura – Questa borgata è letteralmente tagliata fuori, gli eventi che si sono accaniti lo scorso anno contro Melia non hanno precedenti. Questo commissariamento si teme possa portare ad una ulteriore sospensione a tempo indeterminato dei fascicoli aperti più urgenti, su cui serve un impegno costante ed ingente da parte della politica e delle istituzioni, riconoscendo i limiti della cittadinanza attiva, la quale, da sola, oggettivamente poco può”. In primavera si tornerà dunque alle urne. Una finestra di tempo relativamente stretta, specie considerando l’inconcludenza pre-elettorale che ha caratterizzato Scilla durante il precedente e ben più lungo commissariamento. Inazione che non ha portato ad un’alternativa concreta e credibile da giustapporre al poi riconfermato Pasqualino Ciccone, un dato evidente e suggellato a settembre 2020 dai risultati elettorali.

“Per motivi di lavoro ho avuto delle antenne privilegiate nelle dinamiche scillesi scaturite durante le ultime comunali, specie in campo avverso allo schieramento di Ciccone, dove captai uno scenario desolante su cui ebbi a scrivere alcuni pronostici poi puntualmente avveratisi – conclude Ventura – Sono convinto che Melia debba provvedere quanto prima ad organizzare autonomamente una propria lista con cui presentarsi coesa, ottenendo almeno il controllo della minoranza e guadagnando così una posizione utile a mantenere alta l’attenzione sulla risoluzione dei problemi della borgata. Melia è il baricentro di equilibri sopiti. Se coesi i Melioti possono contare sulla loro rappresentanza consiliare sia di Scilla e sia di San Roberto, la quale se unita può fare poi la differenza durante le elezioni metropolitane, le quali per come sono strutturate danno occasione di riequilibrare le forze in ambito locale. Carlo Cattaneo ebbe a scrivere che la libertà non piove dai santi nel cielo, ma scaturisce dalla viscere dei popoli. Il futuro di Melia passa innanzitutto dai Melioti e credo siano maturi per un balzo dall’impegno civico a quello politico”.

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