Gioia Tauro, Carbone (Fdi): “che fine ha fatto la Consulta Giovanile?”

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Gioia Tauro, Carbone (Fdi): “non è un’Amministrazione per Giovani, che fine ha fatto la Consulta Giovanile?”

“Fin dagli albori di questa esperienza politico-amministrativa la Maggioranza della nostra città ha ripetuto come un mantra che l’attuale amministrazione sarebbe stata “vicina ai giovani, con i giovani e per i giovani”. Al netto delle buone intenzioni, e della “fuga” dei giovani interni a quest’amministrazione, su cui non intendo polemizzare ulteriormente, qualcosa si era mosso. Nella fattispecie erano stati avviati i lavori per la costituzione di un “Forum dei Giovani”, una consulta giovanile che avrebbe dovuto fare da ponte con le Istituzioni Cittadine e renderle partecipi dei disagi della nostra generazione, sempre più distante dalla vita sociale, culturale e politica della nostra città. Dopo aver riunito un gruppo di giovani, è stato fatto un piccolo evento sulle nuove dipendenze favorite dalla rivoluzione del virtuale. Nel Dicembre del 2019 è stato fatto un lavoro certosino anche dal sottoscritto affinché si presentasse in Consiglio Comunale un regolamento condiviso da tutti, e che passasse all’unanimità. Il 18 dello stesso mese il Regolamento passa all’Unanimità”. E’ quanto afferma Christian Carbone, responsabile provinciale Dipartimento Terzo Settore e Dipendenze Fratelli d’Italia.

“I giovani hanno risposto alla chiamata interessandosi ed apprezzando l’iniziativa, ma la seconda parte della Costituzione del Forum prevedeva l’impegno dell’Amministrazione nel predisporre le iscrizioni e la prima Assemblea per costituire il Direttivo. Tutto rinviato, finché l’imponderabile emergenza pandemica ha fatto perdere anni all’avvio del progetto. Invito quindi l’Amministrazione Comunale ad attivarsi al più presto per predisporre i moduli per le iscrizioni e riprendere dove aveva lasciato, se ha intenzione davvero di offrire uno strumento vitale per recuperare il rapporto tra giovani ed Istituzioni, in caso contrario almeno si smetta di utilizzare le nuove generazioni come argomento da campagna elettorale o come mantra per depurare le coscienze di chi poteva fare qualcosa ed ancora non ha fatto nulla“, conclude Carbone.

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