Governo: la risposta di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio
Nell’Aula del Senato e’ iniziata la replica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al dibattito sulla fiducia al governo. Giorgia Meloni si scusa “per la voce e per la tosse“, infatti il presidente è leggermente afono. “Ringrazio tutti i senatori che sono intervenuti per un dibattito franco, rispettoso e soprattutto composto“. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato.
“Dobbiamo fare una grande operazione di verità sull’Italia che ereditiamo anche da chi ne racconta le condizioni, a dispetto di quando si brindava per l’abolizione della povertà“. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua replica al dibattito generale sulla fiducia al Senato.
“Senza un disegno e un’idea chiara di paese non si può andare avanti, lo abbiamo visto nei governi precedenti fatti da partiti con idee di Paese diverse, che hanno spesso tantissimi milioni senza cambiare le cose. Quando hai risorse limitate, devi scegliere dove vuoi portare l’Italia e poi prendere delle decisioni. E’ la scelta che ho fatto“. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua replica al dibattito generale sulla fiducia al Senato.
“Sono stata criticata per aver cercato di disegnare una visione, un manifesto programmatico. E’ stato detto che gli italiani si aspettavano risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Perche’ senza una visione a monte un manifesto e delle scelte chiare e una idea di Italia anche la rispose concrete rischiano di non essere efficaci“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica al Senato. “Ho fatto la scelta di dare una visione per poter fare poi calare da quella visione le scelte di merito“, ha aggiunto.
Il tema dell’energia “e’ una delle nostre grandi priorita’“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato alla discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche del suo governo. Per contrastare la situazione in cui ci troviamo dal punto di vista energetico “la lotta alla speculazione e’ una priorita’ assoluta” e “prima di cercare nuove risorse che regaliamo agli speculatori, la priorita’ e’ fermare gli speculatori“, ha aggiunto.
“Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali, dobbiamo sbloccare procedure ferme da lustri, come il rigassificatore di Gioia Tauro, che basta un dpcm per far ripartire come opera strategica“. Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo in replica al Senato.
“Non saremo mai disponibili a passare dalla dipendenza del gas russo alla dipendenza delle materie prime cinesi e dunque bisogna investire sulla componentistica essenziale“. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato alla discussione generale sulle sue dichiarazioni programmatiche.
“Noi abbiamo sempre riconosciuto il valore della scienza, ma non abbiamo condiviso decisioni prese senza il supporto di evidenze scientifiche, non abbiamo condiviso che si scambiasse la scienza con religione“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica al Senato. “Per esempio e’ stato un errore impedire a ragazzi di 12 anni non vaccinati di non fare sport quando la comunita’ scientifica non era unanime su questo. Lo sport gli avrebbe fatto bene“, ha aggiunto.
“Il contrasto al lavoro povero è per tutti noi una priorità, il tema è capire quale sia il modo migliore: io penso che il salario minimo legale possa essere uno specchietto per le allodole, perché in Italia esistono già i contratti collettivi nazionali che hanno già dei salari minimi: la sfida è estendere la contrattazione collettiva e partire dal taglio del cuneo fiscale. I salari sono così bassi perché le tasse sono al 46%“. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua replica al dibattito generale sulla fiducia al Senato.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato alla discussione generale sulle sue dichiarazioni programmatiche, ha chiarito che la Flat tax “è un modo per premiare il merito“, rispondendo cosi’ al senatore a vita Mario Monti.
“Non abbiamo mai detto che il Pnrr andasse riscritto o stravolto, ma che sulla base dell’articolo che consente agli Stati di fare aggiustamenti e di valutare i nuovi scenari”, rimarca il neo premier.
“Sulla questione meridionale ho parlato di sud positivo visto come una risorsa, ho parlato del mare, del marchio, ho una strategia. Ho parlato di energia, nel nostro mezzogiorno tutto manca fuorché vento, sole, mare, noi potremmo fare del sud Italia l’hub di approvvigionamento energetico d’Europa“, è quanto evidenza Giorgia Meloni.
“Metteremo mano al tetto al contante è stata fatta una discussione ideologica: non c’è correlazione tra tetto al contante e diffusione dell’economia sommersa, lo disse Pier Carlo Padoan, ministro del Pd. La Germania non ha un tetto al contante, l’Austria nemmeno, in questo schema rischiamo di non favorire la nostra competitività”, sottolinea il presidente del consiglio.
“Gli incidenti stradali sono una materia che terremo presente. Da questo punto di vista non credo si debba appesantire il quadro normativo ma occorra attuare le disposizione vigenti e che i controlli debbano essere efficaci”, afferma il premier.
“Io vengo dalla militanza giovanile. In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire. Non l’ho mai fatto. Ma quello a cui” la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva, erano “manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee. La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse ad un’altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in replica al Senato.
“Al senatore Scarpinato dovrei dire che mi dovrei stupire di un approccio così smaccatamente ideologico. Ma mi stupisce fino a un certo punto perchè l’effetto transfert che lei ha fatto tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico del teorema di parte della magistratura, a cominciare dal depistaggio e dal primo giudizio sulla strage di via d’Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire“. Lo ha detto Giorgia Meloni nella sua replica al Senato.
“Non so se qualcuno ritenga che la guerra mi diverta, mi piaccia e che la voglio valorizzare. No, ovviamente penso, spero e lavoreremo per quello che possiamo fare per raggiungere una pace giusta, ma dobbiamo capirci su come ci si arriva: la pace non si fa sventolando bandiere arcobaleno nelle manifestazioni. L’unica possibilità, da che mondo è mondo, per favorire i negoziati nei conflitti è che ci sia un equilibrio. A meno che mi vogliate dire che la pace si ottiene con la resa, la pace si ottiene proseguendo con il sostegno all’Ucraina, consentendole di difendersi”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio.