Inzaghi: “se scriviamo di summit non vogliamo bene alla Reggina. Serie A? Dovremo essere pronti”

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Le parole di mister Inzaghi, direttamente dalla sala stampa del Sant’Agata, a due giorni da Cagliari-Reggjna di sabato pomeriggio

“Se scriviamo di summit significa che non vogliamo bene alla Reggina e mi auguro non succeda. Vi prego di non parlare di crisi, di non scriverlo. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”. Lo evidenzia a chiare lettere, mister Inzaghi. A due giorni da Cagliari-Reggina, nella sala stampa del Granillo, il tecnico amaranto tende a precisare a quanto scritto in settimana dalla Gazzetta dello Sport relativamente a un confronto tra staff e dirigenza dopo lo stop col Perugia.

“Quello che so è che due mesi e mezzo fa siamo partiti con un progetto triennale ed era impensabile non trovare difficoltà. Poi se saremo bravi ad arrivare prima dove dobbiamo, bene, ma non dobbiamo passare dall’esaltazione alla depressione. Se due mesi fa mi avessero detto che ci saremmo trovati in questa posizione, giocando con personalità, non ci avrei creduto. Ovviamente anche a noi rode perdere partite, ma quando ho sposato questo progetto ci era stato chiesto di giocare bene e lo stiamo facendo, nonché di stare lontani dalle zone difficili e anche questo per ora lo stiamo facendo. Stiamo facendo bene quest’anno e l’obiettivo è questo, poi l’anno prossimo cercheremo di infilarci tra le prime e tra tre anni ci prepareremo alla Serie A. Per arrivare in A però bisogna essere pronti e strutturati. Questo presidente è come me, molto ambizioso. Siamo dei grandi lavoratori”.

Sull’aspetto tattico: “un centrocampista in più da inserire? No, giochiamo sempre con tre centrocampisti. Questa filosofia ci ha sempre portato buoni risultati. Preferisco fare 27 tiri e perdere che essere bombardato. I portieri avversari, al di là di qualche nostro tiro che doveva essere fatto meglio, hanno fatto bene. Gori si è superato su Cicerelli e Rivas, stessa cosa a Modena. La scena più bella di sabato è l’applauso dei tifosi nonostante la sconfitta, loro sono già da Serie A e anche noi dovremo diventarlo. Il Cagliari non si pensava potesse avere queste difficoltà ma i rischi sabato li hanno loro, loro devono vincere il campionato, noi dobbiamo divertirci. Non mi preoccupo degli altri ma guardo a noi, cercando di migliorare i nostri difetti. Conoscendo Liverani, che è un ottimo allenatore che ama comandare e non aspettare, proverà a fare la sua partita. Si può permettere di tenere fuori Pavoletti e Rog”.

“Ad accorgimenti non penso. Se noi costruissimo tanto e subissimo tanto, un accorgimento dovrebbe essere preso, ma noi creiamo e comandiamo ma siamo la squadra che ha subito meno tiri in porta. I gol presi sono per disattenzioni. I ragazzi sono i primi ad essere arrabbiati. Io non mi preoccuperei di questo. Dobbiamo continuare così, penso che vederci giocare è bello. Hernani-Majer-Fabbian è un centrocampo sostenibile? Sì”, risposta secca. E sugli arbitri glissa: “non voglio  dare alibi a me e alla squadra, ho già parlato di questo dopo Perugia”.

In ultimo, sui singoli: Obi sta migliorando molto, al momento però non è pronto per giocare dall’inizio ma per entrare. Spero di dargli 20-30 minuti, possiamo preservarlo in un reparto dove c’è concorrenza. Lui non ha ancora i 90 minuti. Per Santander è lo stesso, è inutile rischiare un giocatore che sta recuperando, non credo che sarà tra i convocati. Ho voglia di vederlo e farlo giocare, ma quando starà bene. Useremo lo stesso metro di Obi, ora farà qualche allenamento con la squadra e qualcuno da solo”.

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