Messina, l’app del ricercatore Mulfari tra le migliori in un contest internazionale

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Davide Mulfari è da tempo impegnato nell’utilizzo di tecniche basate sull’Intelligenza Artificiale per supportare le persone con disturbi del linguaggio, la sua idea è stata ritenuta ottima da molti votanti anche all’estero

Grande soddisfazione per l’Università di Messina che gioisce per l’ottimo risultato del dott. Davide Mulfari. L’Ingegnere Responsabile dell’Unità di staff “Assistive technology for Special Needs” e dottorando di ricerca del Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, con il suo progetto #CapisciAMe, si è classificato al terzo posto (su circa 400 partecipanti) nel contest internazionale “Millions Of Reasons”. Il contest raccoglie, su base mondiale, le idee creative nate da esperienze di vita vissuta e viene organizzato, annualmente, in occasione della Giornata mondiale della Paralisi Cerebrale.

Il suo progetto ha ottenuto oltre 5.000 voti online, raccolti anche grazie al supporto di tutta la comunità di UniMe, ottenendo così l’ingresso in una short list di 10 concorrenti. Nell’ultima fase una qualificata commissione di esperti dovrà scegliere il vincitore del primo premio. Davide Mulfari è da tempo impegnato nell’utilizzo di tecniche basate sull’Intelligenza Artificiale per supportare le persone con disturbi del linguaggio, la sua idea è stata ritenuta ottima da molti votanti anche all’estero. “L’interazione vocale con partner di comunicazione sconosciuti e con i servizi di assistenza virtuale è una barriera per me e per milioni di persone con disturbi del linguaggio, sono sicuro che potremmo trarre molti più vantaggi grazie alla tecnologia con riconoscimento automatico delle parole”, ha spiegato il ricercatore.

“Sto sviluppando alcune tecniche di machine learning (intelligenza artificiale, ndr) per costruire soluzioni ASR (di riconoscimento vocale automatico) personalizzate in diversi scenari di comunicazione. Ho quindi creato un’app mobile per raccogliere facilmente contributi vocali da soggetti disartrici e per testare i miei modelli di intelligenza artificiale sviluppandoli su di essi. I primi risultati sono presentati nelle mie recenti pubblicazioni scientifiche. Ciò che chiedo sono risorse computazionali e un contributo vocale aggiuntivo per rendere concreta la mia idea”, ha concluso il dott. Mulfari.

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