De Luca: “oggi parliamo del fenomeno Messina perché qui è stata premiata la politica del fare, un consenso che non lascia spazio ad altre interpretazioni”
“C’è un dato che risalta tra tutti: oggi parliamo del fenomeno Messina perché qui è stata premiata la politica del fare, un consenso che non lascia spazio ad altre interpretazioni”. Lo afferma il leader di “Sicilia Vera” e “Sud chiama Nord” Cateno De Luca nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Zanca per analizzare il risultato elettorale. “Di fronte ai soloni del giorno dopo- ha affermato De Luca- abbiamo voluto rispondere dati alla mano dimostrando la bontà della nostra strategia. Una strategia che ci ha consegnato il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti. Noi abbiamo ottenuto oltre mezzo milione di preferenze, otto seggi all’Ars, un rappresentante al Senato e uno alla Camera. La scelta di puntare su più liste non ci ha penalizzati ma ci ha consentito di ottimizzare i risultati. Il nostro obiettivo, ha aggiunto De Luca, lo voglio ricordare non era ottenere più deputati ma vincere. La prossima sfida riguarda adesso le elezioni Europee 2024 su cui contiamo per proseguire il nostro percorso che potrebbe portarci ad esprimere un europarlamentare”. Tra i dati illustrati quello relativo al voto d’opinione. Il progetto De Luca sindaco di Sicilia ha registrato un 57% omogeneo in tutta la Sicilia. Interessante poi l’analisi del voto sulla città di Messina. Mettendo a confronto la percentuale di preferenze ottenute alle amministrative di giugno 2022 e poi quelle per De Luca presidente alle regionali insieme a Camera e Senato, si evince un trend positivo di consensi dimostrando che Messina ha premiato ancora una volta la buona amministrazione, il modello di buon governo portato avanti da Cateno De Luca.
L’ex sindaco parla anche del Governatore Schifani: “la possibilità di affidarsi ai capi di gabinetto per la gestione degli assessorati in attesa della formazione della giunta regionale è assolutamente fuori da ogni norma. Il comma 4 dell’articolo 3 in particolar modo chiarisce che fino al giuramento degli Assessori, il Presidente adotta gli atti di ordinaria amministrazione di competenza della Giunta regionale e degli Assessori. È dunque il monarca Schifani che deve colmare il vuoto degli assessori. Senza poi tralasciare il fatto che la legge prevede che i capi di gabinetto nel momento in cui decade assessore che li ha nominati decadono automaticamente rimanendo a ricoprire il ruolo di dirigente. Quindi a questo punto stiamo assistendo ad una doppia violazione delle norme”, conclude De Luca.
Alla conferenza stampa erano presenti i deputati messinesi eletti al Parlamento siciliano Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto, Alessandro De Leo e Danilo Lo Giudice, coordinatore del gruppo parlamentare all’Ars ed i parlamentari italiani Francesco Gallo e Dafne Musolino.