Da Messina alla scalata dell’Himalaya per un sogno: “aiutare mia madre e chi soffre di SLA”

StrettoWeb

Domani martedì 4 ottobre partirà il progetto “In cima al mondo con ME”: il 41enne messinese sarà il primo siciliano a scalare l’Himalaya a piedi

Un messinese è pronto a raggiungere un grande traguardo per un’importante missione. Il 41enne Nunzio Bruno sarà il primo siciliano a scalare una delle vette più alte del mondo a piedi, raggiungendo la quota record di 8mila metri. Dallo Stretto di Messina all’Himalaya per un nobile scopo di sostenere, quello di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie neurodegenerative. Il sogno del protagonista è dedicato alla mamma, che soffre da alcuni anni di SLA, finalmente potrà diventare realtà. Domani martedì 4 ottobre, infatti, partirà il progetto “In cima al mondo con ME”.

“È una scommessa, una sfida per me stesso e per la mia famiglia – spiega Nunzio Bruno tramite i propri canali social – non solo un’impresa sportiva ma un percorso interiore e spirituale oltreché un’opportunità per portare la mia amata Messina e la mia Sicilia sull’Himalaya, in uno dei luoghi più alti del pianeta insieme con le eccellenze, le tradizioni e tutto ciò di cui ci possiamo vantare. Riuscire a raggiungere questo obiettivo significherebbe lanciare un messaggio di speranza: ‘supera te stesso e supererai il mondo’, scriveva Sant’Agostino. Lottare per una causa importante mi dà un’ulteriore spinta”.

La missione di Bruno, che di professione fa la guida ambientale, accompagnatore turistico, escursionista e scalatore, non ha alcun scopo di lucro e sarà sostenuta da una serie di aziende e partner sensibili che stanno raccogliendo fondi a favore dell’AISLA onlus, l’associazione italiana che lotta da oltre 30 anni contro la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), grave patologia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta in grado di paralizzare nel tempo i muscoli. E’ possibile donare sul sito www.incimaconme.it; l’obiettivo economico da raggiungere è di 40mila euro.

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