“Ancora, ancora”, fa segno con le mani rivolgendosi agli Ultras nel corso del coro finale. E canta come se fosse un reggino o come se fosse qui da anni: “amaranto alé, non tifo per gli squadroni, tifo per te”. E’ sorridente, felice, pienamente consapevole di aver fatto, questa estate, la scelta giusta.
Chi ce lo doveva dire? Anzi, chi lo avrebbe mai pensato? Chi avrebbe mai pensato, solo tre mesi fa circa, che un campione del mondo, un due volte campione d’Europa col Milan, uno degli attaccanti più prolifici della storia italiana ed europea, si sarebbe messo a cantare insieme alla squadra sotto la Curva della Reggina a fine partita. E’ successo, però. Niente pizzicotti, niente schiaffetti, non è un sogno. Pippo Inzaghi è euforico e, di settimana in settimana, al netto della massima cautela sugli obiettivi da sbandierare, comincia a sciogliersi. Prima le esultanze ai gol in panchina che ricordano quelle da calciatore e poi quel coro, l’abbraccio tra squadra e Curva, a cui partecipa con entusiasmo, trasporto e passione, alla sua maniera.
“Ancora, ancora”, fa segno con le mani rivolgendosi agli Ultras nel corso del coro finale. E canta come se fosse un reggino o come se fosse qui da anni: “amaranto alé, non tifo per gli squadroni, tifo per te”. E’ sorridente, felice, pienamente consapevole di aver fatto, questa estate, la scelta giusta. Ma chi lo avrebbe pensato, quale mente pazza, solo tre mesi fa? Di seguito il video.
Reggina, nasce il coro “Pippo is on fire”. E Inzaghi canta col piccolo Edo in Via Marina | VIDEO
