Reggio Calabria, premiato il Comandante De Grazia: ieri la consegna della Medaglia d’oro al merito

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Deceduto il 13 dicembre del 2005, mentre era in servizio viaggiava verso La Spezia, è stato celebrato con la benemerenza ambientale di prima classe presso la sede del Ministero della Transizione ecologica

Ieri a Roma, presso il Ministero della Transizione ecologica, si è svolta la cerimonia di consegna della benemerenza ambientale di prima classe, e della relativa medaglia d’oro, conferita alla memoria del Capitano di Fregata della Guardia Costiera Natale De Grazia“Ufficiale Superiore del Corpo delle Capitanerie di Porto – si legge nelle motivazioni del conferimento – ha dedicato la sua vita alla salvaguardia dell’ambiente, in special modo di quello marino, con impareggiabile spirito di servizio e fino al sacrificio estremo”. Il Comandante De Grazia, chiamato per conto della Procura della Repubblica di Reggio Calabria a indagare sul misterioso affondamento di navi mercantili nel Mediterraneo, la notte del 13 dicembre del 2005 viaggiava verso La Spezia quando morì in servizio, per circostanze non ancora del tutto chiarite.

La cerimonia si è tenuta alla presenza della dott.ssa Emma Stea, in qualità di Direttore generale della Direzione Risorse Umane e Acquisti del Mite, del dott. Fulvio Mamone Capria in rappresentanza del ministro Roberto Cingolani e del Capo Reparto Ambientale Marino del Comando Generale, Capitano di Vascello Francesco Tomas. A ritirare il riconoscimento, per conto della famiglia De Grazia, è stato il Contrammiraglio Antonio Ranieri, Capo del 1° Reparto – Personale – del Comando Generale delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, amico e, ancor prima, collega di Natale De Grazia: “è stato lui a trasmettermi l’amore per questo lavoro all’inizio della mia carriera – ha dichiarato un commosso Ammiraglio Ranieri – e sono onorato di rappresentare i suoi familiari in questa importante occasione”.

Di seguito il testo della motivazione: “Ufficiale Superiore del Corpo delle Capitanerie di Porto ha dedicato la sua vita alla salvaguardia dell’ambiente, in special modo di quello marino, con impareggiabile spirito di servizio e fino al sacrificio estremo. Servitore integerrimo dello Stato, con assoluta determinazione e brillante intuito investigativo, ha condotto complesse indagini sul traffico dei rifiuti tossici e radioattivi via mare, portando alla luce la connessa vicenda delle navi affondate nel Mar Mediterraneo cariche di tali rifiuti. Le sue indiscusse qualità personali e professionali lo rendono fulgido esempio per le generazioni di oggi e di domani”.

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