Reggio Calabria, grande magia e partecipazione per l’Open Day dell’Accademia di Belle Arti

Giovanni Mauriello e i Promenade a sud
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Reggio Calabria, l’Open Day si è svolto il 7 ottobre scorso all’Accademia di Belle Arti

Si è svolto lo scorso 7 ottobre la giornata di Open Day dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria con una grandiosa partecipazione di pubblico. Una grande festa dell’arte contemporanea iniziata dalla mattina con un workshop di Lorenzo Marini, l’inventore della Typeart. Si è discusso intorno al valore simbolico delle lettere e della possibilità di liberarle dalle regole sintattiche per lasciarle fluttuare, libere, nello spazio estetico. I partecipanti hanno realizzato un’opera collettiva insieme all’artista. Il pomeriggio la storica e critica d’arte Miroslava Hajek ha intrattenuto una folla variegata, tra nuove matricole, allievi, rappresentati delle istituzioni e curiosi, sulla vera storia artistica di Bruno Munari riesaminando il suo percorso di sperimentazione che ha condotto l’opera d’arte, in un viaggio di fuoriuscita dalla bidimensionalità della tela allo spazio reale, grazie alla innovazione delle sue Proiezioni a Luce Polarizzata che dal 1955 non hanno mai smesso di influenzare gli artisti successivi sulle pratiche dell’arte ambientale e tecnologica. La stessa Hajek ha curato l’allestimento di un’installazione ambientale delle Proiezioni di Bruno Munari all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, un’occasione unica per il Sud Italia di conoscere un’eccezionale lavoro di uno degli artisti italiani più famosi al mondo. Anche il cinema è stato ospite della festa dell’arte grazie all’incontro con il regista Mimmo Calopresti che con la direttrice della produzione “Qualityfilm”, Mariella Li Sacchi, hanno aperto un dibattito intorno a Gianni Versace e al film che stanno girando in questi giorni a Reggio Calabria dal titolo “I Versace”, avendo scelto l’Accademia come proprio centro operativo, aiutati dalla Scuola di Progettazione della Moda e dai suoi professori e allievi. Infine a chiudere la giornata, nel teatro dell’ABARC si è svolta la performance musicale di Giovanni Mauriello che ha portato gli spettatori in un viaggio a ritroso nella musica popolare italiana.

Una vittoria per l’istituzione regina che dimostra come la sua idea di formazione e didattica sia capace di porsi come motore per la cultura locale e al tempo stesso nazionale. Un Hub culturale di cui Reggio Calabria non potrà più fare a meno.

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