Michele Santoro a Reggio Calabria: “Meloni, Covid e calabresi, ecco cosa penso” | INTERVISTA

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    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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StrettoWeb

L’evento si è svolto presso l’aula magna “G. Marino” dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

Questa sera, il giornalista Michele Santoro ha presentato a Reggio Calabria il suo ultimo libro, “Non nel mio nome”. L’evento si è svolto presso l’aula magna “G. Marino” dell’Accademia di Belle Arti ed è stato moderato da Francesco Villari con interventi dell’Assessore al Welfare Demetrio Delfino e del medico-scrittore Santo Gioffré. Il noto giornalista ai microfoni di StrettoWeb, ha detto: “ho scritto questo mio testo prima dell’inizio della campagna elettorale e sinceramente trovo assurdo che il tema della guerra in Ucraina sia scomparso durante la disputa tra i partiti”. “Il Governo? Non condivido le idee ma intravedo elementi di novità come la prima donna premier: valutiamo cosa farà e quali provvedimenti porterà all’attenzione del parlamento anche se si porta dietro una puzza di fascismo”, rimarca Santoro.

“Il covid? La pandemia ha creato una sorta di pensiero unico nell’informazione con i giornalisti, non tutti, che si sono piegati alle idee della scienza e dei politici. Il giornalista deve fare da pungolo e vigilare, questo è il suo ruolo principale”, evidenza Santoro. “Giorgia Meloni è sicuramente apprezzabile per le qualità: è combattiva e si è fatta da sola, ripeto vediamo cosa farà. La condizione dei calabresi? Troppi giovani vanno via e questo non deve succedere“, conclude.

Michele Santoro a Reggio Calabria: “Meloni? Un politico che si è fatta da sola” | VIDEO

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