Reggio Calabria, ex scuola “De Gasperi” e nuovo Palazzo di Giustizia dimora per senzatetto | FOTO

  • Degrado via del Gelsomino
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StrettoWeb

La segnalazione di un cittadino riguardante le condizioni di via del Gelsomino a Reggio Calabria: sterpaglie, degrado e rifiuti, ma anche la presenza di senzatetto nell’ex scuola “De Gasperi” e nel costruendo Palazzo di Giustizia

Vorrei poter riuscire, un giorno, a comprendere quale fondamento abbia il disamore per la nostra Città, per i luoghi che appartengono alla nostra quotidianità“. È la domanda che un lettore indignato rivolge in apertura della segnalazione effettuata alla redazione di StrettoWeb riguardante le condizioni di degrado nelle quali versa via del Gelsomino a Reggio Calabria. “Proprio di fronte al nuovo ingresso del “nuovo” Palazzo di Giustizia e dinanzi alla sede secondaria dell’INPS, ovvero in prossimità di luoghi che meriterebbero una maggiore sorveglianza, qualcuno deposita pian pianino le macerie di risulta del proprio vecchio bagno“, continua il cittadino.

Una situazione di degrado persistente nonostante l’intervento di Teknoservice. “La strada e l’oramai diroccata Chiesa di San Gaetano Catanoso, va detto, sono abbandonate: le sterpaglie stanno sollevando financo il manto stradale e, pietosamente, ricoprono pure la vista ai manifesti mortuari. Inoltre, da mesi uno scroscio d’acqua, già segnalato, sicuramente potabile, si sente provenire dalla ex scuola media “Alcide de Gasperi”. La segnalazione è caduta nel vuoto“, spiega il nostro lettore che poi aggiunge: “oramai l’accesso alla scuola è libero e senzatetto entrano ed escono sia nella scuola che nell’infinitamente costruendo Palazzo di Giustizia, forzando ripetutamente la recinzione, grazie ad uno squarcio della stessa posta lato lungargine Calopinace“.

Cosa fare dunque? Il primo passo sarebbe quello di provare a “rifondare il dialogo tra i Cittadini e la Pubblica Amministrazione. – auspica il lettore – Cerchiamolo un punto d’incontro, facciamo uno sforzo di amore per la Città, non solo con segnalazioni, ma con una cooperazione attiva. Ritengo basti poco. Il Comune trovi il modo per far sì che nel centro di raccolta rifiuti di via Reggio Campi, che funziona – a mio avviso – ottimamente, si evitino i controlli, necessari ma troppo rigidi, di chi conferisce i rifiuti.

Occorre, infatti, prendere atto che molti cittadini hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese e che non tutti riescono ad ottemperare al dovere civico di contribuire alla spesa pubblica e son costretti a fare una scelta tra spese di prima necessità (può darsi lo sia anche il rifacimento del bagno) ed il pagamento dei tributi. I Cittadini di piazzetta della Ginestra spesso danno un personale contributo a tener pulito, ma non è certo sufficiente. Parliamone, ma non abituiamoci a slalom tra i rifiuti…“.

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