Orrore a Caltanissetta: muore cucciolata abbandonata in un cartone sotto al sole

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Caltanissetta: la cucciolata aveva solo poche settimane di vita

Un orrore si è consumato a Caltanissetta. Un’intera cucciolata di poche settimane di vita e’ stata abbandonata in un cartone sotto il sole ancora cocente di questi giorni senza cibo e senza acqua e dopo una crudele agonia, i cagnolini sono morti. Sono stati ritrovati gia’ in avanzato stato di decomposizione. Un ragazzo ha contattato una volontaria ed e’ stata attivata la procedura per il recupero del cucciolo ancora vivo, subito ricoverato presso un canile convenzionato con il Comune di Caltanissetta.

Il giorno dopo e’ morto, forse per aver ingerito parti dei cadaveri degli altri cuccioli. Per risalire al responsabile – punito dal codice penale con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da mille a 10 mila euro – la rete dei volontari animalisti accreditati dal Comune di Caltanissetta, le Associazioni Oasi dei Pelosy, Wwf Sicilia centrale ed il Gruppo Randagini sotto un tetto, hanno stabilito una taglia di mille euro per chiunque fornisca informazioni (da inoltrare in via riservata all’email coordinamento.randagismo@gmail.com) per individuare il colpevole da denunciare alla magistratura.

Cucciolata morta a Caltanissetta, Brambilla: “occorrono pene più severe”

Nuove e più efficaci sanzioni a carico di chi abbandona o maltratta o uccide animali sono l’unica risposta possibile di fronte ad atti così crudeli, peraltro sempre più frequenti“. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando il ritrovamento di dieci cagnolini abbandonati in una scatola di cartone, sotto il sole cocente, a borgo Canicassé, frazione di Caltanissetta. I piccoli sono tutti morti, uno solo è sopravvissuto per poche ore dopo il ritrovamento.
Invece di commettere un’azione vile e immorale come questa – prosegue l’on. Brambilla, deputato del collegio di Gela-Caltanissetta – chi si trova in difficoltà piuttosto chiami la nostra sede nazionale, al n.02-94351244, e riceverà aiuto. Purtroppo ci sono persone ancora molto distanti da quel sentimento di empatia che è ormai, per fortuna, patrimonio della parte migliore della nostra società, come dimostra l’indignazione dei volontari e delle persone più sensibili per un gesto davvero inqualificabile. Oltre a contromisure sul piano della cultura e dell’informazione, è indispensabile rafforzare le sanzioni penali, per renderle effettivamente dissuasive. Faccio appello a tutti i gruppi perché sia esaminato appena possibile il mio progetto di legge (AC30) che aumenta fino a cinque anni di reclusione la pena per il maltrattamento e fino a sei anni quella per l’uccisione di animali: i responsabili, a differenza di quanto accade adesso, rischierebbero concretamente di finire in carcere“.

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