Convegno AISPIS contro la violenza sulle donne, Cortese: “nessuna deve restare indietro”

Convegno online sulla pagina Facebook AISPIS per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

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Ogni anno il 25 novembre è fissato l’appuntamento contro la violenza di genere. Il 17 dicembre del 1999, l’Assemblea Generale dell’ONU ha definito il 25 novembre come Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Oggi, 25 Novembre 2022, la pagina Facebook dell’Associazione AISPIS ha prestato spazio a un convegno online, permettendo ai professionisti che vi hanno preso parte di ribadire l’importanza di un intervento urgente per contrastare ogni forma di violenza e poterla realmente prevenire.

Hanno preso parte al convegno: la criminologa Dott.ssa Antonella Cortese, la Dott.ssa Stefania Doronzo, il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio On. Dott. Giuseppe Emanuele Cangemi, il Primo Dirigente dell’Ufficio di Prevenzione generale e Soccorso pubblico della Questura di Roma Dott. Massimo Improta, il Vicedirettore Tg2 Dott.ssa Maria Antonietta Spadorcia e la psicologa Dott.ssa Anna Lisa Trono e l’insegnante Francesca Di Fidio. Gli interventi che si sono susseguiti sono stati legati tutti dal filo rosso che lega tutti lungo il percorso per il raggiungimento di una reale parità di diritti.

Tante le iniziative raccontate: dall’App YouPol al Camper Rosa itinerante, passando per il progetto di legalità “Scuole Sicure”, il progetto “Cambio Rotta” e la Stanza Rosa per l’ascolto delle vittime di violenza. 104 sono ad oggi le vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, tantissime altre sono le donne vittime di violenza psicologica che hanno bisogno di supporto e voce. La violenza contro le donne è una piaga storica che provoca sofferenza sociale da secoli; i suoi sintomi sono visibili anche tra i bambini. Urge un’inversione di rotta, una rieducazione sociale su ampia scala, una reale prevenzione.

È importante fare rete, essere da supporto e non lasciare indietro nessuna; è finito il tempo delle chiacchiere, è necessario passare all’azione“, conclude la Dott.ssa Cortese, ribadendo la necessità di rifiutare il rito abbreviato e richiedere la certezza della pena

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