Ex Reggina, svelato il motivo per cui Corazza è Joker: l’esultanza storica e l’aneddoto di Monopoli

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A tre anni dalla nascita di quel nomignolo, a svelare degli aneddoti curiosi, belli e interessanti è Giuseppe Praticò, ex responsabile della comunicazione della Reggina

Perché Simone Corazza si fa chiamare Joker? Quante volte se lo sono chiesto, i tifosi della Reggina, in quello splendido anno culminato poi con la promozione in Serie B? Soprannome diventato storia, per lui, visto che ancora oggi lo chiamano così, eppure nessuno lo ha mai svelato. L’attaccante arrivato in estate, in sordina, nel girone d’andata segnava praticamente ad ogni partita. Inizialmente, esultanze normali. Poi, all’improvviso, il sorriso da Joker, da Joker Corazza. A tre anni dalla nascita di quel nomignolo, a svelare degli aneddoti curiosi, belli e interessanti è Giuseppe Praticò, ex responsabile della comunicazione della Reggina.

Su Facebook il giornalista ripercorre alcuni passaggi precedenti. Il tutto coincide con Monopoli-Reggina, match del 30 ottobre terminato poi 1-2 grazie alle reti (entrambe su rigore) di Bellomo e proprio di Corazza. Ma facciamo un passo indietro. “Era il 3 ottobre – scrive Giuseppe Praticò – quando il film Joker viene distribuito nelle sale cinematografiche italiane. Visto il trailer e considerato il successo del film, insieme a tutti i componenti dell’ufficio stampa decidiamo di studiare qualcosa cavalcando il trend del momento come successo con altre serie Tv/film. Il sorriso di Simone dopo la rete con il Catanzaro e le sette marcature in nove gare, ci spingono ad attribuirgli il soprannome di Joker pubblicando diverse grafiche sui social”.

Un soprannome come tanti, forse, o almeno questo era quello che inizialmente si poteva pensare. Di lì a poco, infatti, quasi come un segno del destino, quell’appellativo per lui diventa iconico. “Durante la settimana che porta alla sfida con il Monopoli – rivela ancora Praticò – chiedo a Simone di esultare imitando il sorriso di Joker nel caso in cui avesse segnato. Obiettivo? Rafforzare la nostra idea di comunicazione. Il caso vuole che, a quattro giorni dalla gara, il collega del Monopoli ‘sfida’ Joker pubblicando suo social una grafica di Batman facendoci involontariamente un prezioso assist. Ma torniamo a quel 20 ottobre: il pullman è in moto, tutto è pronto per il trasferimento al “Veneziani”. Prima dell’arrivo degli altri calciatori, ricordo a Simone dell’esultanza e parlando ci viene un’idea: ‘Ma se nascondessimo la carta di Joker nel calzettone e la uscissi nel caso in cui facessi goal?’. L’idea è geniale, ma tra scaramanzia e la ricerca a vuoto delle carte francesi, decidiamo di desistere. La Reggina vince a Monopoli, Simone realizza la sua ottava rete e ancora oggi porta con sé il soprannome di Joker!”, conclude il giornalista, che racconta un simpatico “spaccato di vita” – di cui erano a conoscenza solo lui e Corazza – di quella Reggina di Toscano che ancora in tanti ricordano con piacere. L’episodio, legato all’esultanza del calciatore, Praticò lo ha svelato collegandosi a quanto accaduto in Lipisa-Shakhtar Donetsk di Champions League, dove Christopher Nkunku dopo il gol ha tirato fuori dal calzino un palloncino e ha iniziato a gonfiarlo.

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