Mondiali Qatar 2022, la protesta silenziosa dei giocatori dell’Iran: muti durante l’inno nazionale

I giocatori dell'Iran non cantano l'inno nazionale prima della gara contro l'Inghilterra ai Mondiali: i calciatori prendono posizione sulle tensioni presenti nel Paese

StrettoWeb

Neanche una parola, labbra serrate, sguardo di sfida. I giocatori dell’Iran, appena prima della gara d’esordio ai Mondiali del Qatar 2022 contro l’Inghilterra, sono rimasti in silenzio in un momento molto sentito per ogni squadra, quello dell’inno nazionale. Un segnale forte, una dura presa di posizione dei calciatori contro la repressione del regime contro le proteste organizzate dopo la morte di Mahsa Amini.

Fischi da parte dei tifosi, rivolti non ai giocatori, ma agli ayatollah. Il pubblico è schierato dalla stessa parte così come i calciatori, dalla parte del popolo, degli oltre 400 morti per le violenze della polizia che ha cercato di reprimere nel sangue le richieste di diritti e giustizia. Il capitano, Ehsan Hajsafi, aveva dichiarato alla vigilia: “noi giocatori stiamo dalla parte di chi ha perso la vita, dobbiamo accettare il fatto che le condizioni attuali in Iran non sono giuste e il nostro popolo non è contento. Innanzitutto voglio esprimere le mie condoglianze a tutte le famiglie che hanno avuto un lutto, voglio che sappiano che siamo con loro, che li sosteniamo e sposiamo la loro causa“.

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