Messina: presentato il progetto Erasmus OIR (Open Innovative Resources)

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Una delle mete più ambite dai giovani universitari italiani che partecipavano al progetto Erasmus era l’Inghilterra, vuoi per perfezionare la lingua, vuoi per accrescere le conoscenze socio culturali del paese anglosassone. Ma l’uscita del Regno Unito dall’Europa successivo alla Brexit ha fatto riconsiderare le loro priorità e valutare altre opportunità in paesi che potessero offrire analoghe opportunità. Diversi gli accordi che l’Italia ha stipulato per consentire ai giovani di trascorrere un periodo universitario all’estero.

Tra i diversi progetti proposti, OIR (Open Innovative Resources) presentato all’Università degli Studi di Messina, da una delegazione dell’Università di Oviedo (Spagna) e dell’Università “Marie Curie” di Lublino (Polonia). I lavori sono stati introdotti dal coordinatore per l’Italia Prof. Francesco Pira ed hanno visto la presenza di studenti degli Istituti scolastici Giovanni XXIII, Minutoli e Modica, accompagnati dai loro docenti e dai dirigenti scolastici. Ai giovani allievi sono state mostrate le attività didattiche innovative contenute in questo progetto internazionale Erasmus. Il Rettore dell’Università di Messina prof. Salvatore Cuzzocrea, ha messo in evidenza l’utilità e l’importanza di questa attività, ribadendo la rilevanza delle sinergie del lavoro in rete nella formazione degli Studenti per porre solide basi culturali nella loro vita.

Elemento fondamentale del progetto è quello di mettere a disposizione di docenti e studenti le nuove tecnologie per un’inclusione più reale e concreta.

Sono state illustrate le attività svolte dalla prof.ssa Carmela Mento che si è occupata del settore dell’Alfabetizzazione Emotiva e Linguaggio non violento; della prof.ssa Anna Maria Passaseo che ha guardato alla Potenzialità della Didattica a distanza con attività di Inclusione Culturale; della prof.ssa Katia Trifirò che ha messo in evidenza il Teatro Sociale e di Comunità; della prof.ssa Cinzia Ingratoci che ha indirizzato il suo lavoro sul Diritto, Inclusione e Apprendimento di studenti con disabilità; del prof. Francesco Rende che ha incentrato il suo approfondimento sul Diritto sportivo ed inclusione.

Questo lavoro formativo e di divulgazione scientifica ha permesso un confronto degli studenti con esperti di metodologie didattiche innovative centrate sull’evoluzione tecnologica e sui nuovi bisogni emergenti nel campo della formazione.

Sono intervenute, per portare i saluti, la dott.ssa Dorota Chiluta in rappresentanza dell’Università di Lublino e la prof.ssa Marta Garcia in rappresentanza dell’Università di Oviedo.

Siamo davvero felici di aver partecipato a questo importante progetto europeo – ci ha dichiarato il Coordinatore per l’Italia Prof. Francesco Pira – perché insieme alle colleghe e ai colleghi che hanno aderito abbiamo fornito un importante contributo alla ricerca per una didattica dell’inclusione che sarà utilizzata anche negli altri Paesi partner Polonia e Spagna e a chi in Europa vorrà usufruirne. Ringrazio il Magnifico Rettore, professor Salvatore Cuzzocrea, e tutti i suoi collaboratori, le strutture dell’Università il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, e le scuole che hanno collaborato al Progetto OIR. È una delle tante opportunità che l’Europa ci ha messo a disposizione per far conoscere la qualità del nostro lavoro. Come dichiara sempre il Rettore Cuzzocrea, il successo di un progetto non è mai frutto di una sola persona ma la capacità di far vivere l’esperienza nel modo migliore a tutta la nostra Comunità Accademica. Ho sempre creduto, ed è patrimonio comune del nostro gruppo di lavoro, che le nuove tecnologie possono essere un grande strumento al servizio dell’inclusione. E il Progetto OIR è la più viva testimonianza”.

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