Migranti, la Francia minaccia ancora l’Italia: “ci saranno conseguenze”. E Salvini e Tajani rispondono

StrettoWeb

La Francia torna a minacciare l’Italia sul tema migranti, ma Salvini e Tajani provano a replicare

Non si ferma la polemica tra Francia e Italia sul fronte migranti: “se l’Italia persiste ci saranno conseguenze ha detto il Ministro degli Esteri francese Catherine Colonna in un’intervista al quotidiano “Le Parisien”. La Francia mette, quindi, in guardia il nostro Paese, dopo il rifiuto di accogliere la Ocean Viking. Colonna, denuncia “la mancanza di umanità” dell’Italia, in riferimento alla vicenda della nave che alla fine ha attraccato a Tolone, in Francia. “La decisione è scioccante. Questi metodi non sono accettabili. E’ una fortissima delusione. L’Italia non rispetta né il diritto internazionale, né il diritto marittimo. La regola è quella del porto sicuro più vicino: la nave era in prossimità delle coste italiane”.

“Visto che tutti si riempiono la bocca della parola solidarietà europea, vediamo di applicarla”. Così il Leader della Lega Matteo Salvini, a margine della visita a Eicma, risponde a chi gli chiede di commentare la decisione della Francia di rafforzare i confini a Ventimiglia. “Se nel corso di quest’anno, fra le decine di migliaia, ormai siamo quasi a 90 mila di immigrati arrivati in Italia, la famosa solidarietà europea ne ha collocato 117, dove sta la solidarietà? Ormai – continua Salvini – lo hanno detto anche il Papa e Mattarella: l’Europa batta un colpo. Non può essere tutto sulle spalle di Italia, Spagna, Grecia o di Malta e Cipro. L’Europa è tutta Europa. La crisi con la Francia? Per risolverla ci vuole il buonsenso. Sono orgoglioso di quello che il governo sta facendo, da tutti i punti di vista. Sono in totale sintonia con quello che il premier Meloni e il ministro Piantedosi stanno portando avanti. Conto che l’Europa faccia la sua parte”. Solo “mi dispiace che l’opposizione tifi contro l’Italia”.

Sulla stessa falsariga anche Tajani: “noi sul tema migranti abbiamo posto un problema politico, non volevamo creare alcuna polemica. Da parte della Francia c’è stata una reazione sproporzionata, anche per questioni loro di politica interna. Vogliamo un’azione europea più forte, perché i settemila chilometri di costa italiana sono la frontiera Sud dell’Europa. Anche Manfred Weber, il presidente del Ppe, ci ha dato ragione”. Lo dice il ministro degli Esteri in un’intervista al Corriere della Sera. “E’ l’Europa che deve fare un piano, non l’Italia – sottolinea Tajani – Serve una scelta condivisa sul ricollocamento. Noi porremo il tema immigrazione con grande serenità e determinazione, perché il problema va avanti da anni e dobbiamo assolutamente risolverlo. Chiederò quale accordo dice che quelli italiani sono i porti dove devono sbarcare tutti i migranti. Non mi risulta che esista”.

Condividi