L’inspiegabile paradosso di Legambiente: dice no al Ponte sullo Stretto e sì alle alternative più inquinanti

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Il cortocircuito di Legambiente: l’associazione ambientalista dice “no” al Ponte sullo Stretto chiedendo più traghetti (che sono molto più inquinanti)

Il Paese non ha bisogno di opere faraoniche e di cattedrali nel deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma di interventi concreti a partire da una massiccia cura del ferro e dal potenziamento del trasporto via nave“. E’ quanto afferma Legambiente in una nota dai toni surreali, secondo cui “occorre rilanciare gli investimenti in collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola, portare le Frecce nei collegamenti tra Palermo, Catania e Roma, rafforzare i collegamenti in treno da Reggio Calabria a Taranto e Bari e potenziare il trasporto via nave lungo lo Stretto“.

L’associazione ha lanciato un’appello, unito ad un pacchetto di 4 proposte, al nuovo Esecutivo guidato da Giorgia Meloni e al ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Matteo Salvini che ha convocato per l’8 novembre un vertice a Roma con i governatori delle due regioni coinvolte, Sicilia e Calabria, per fare il punto sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. In dettaglio secondo Legambiente bisogna rilanciare gli investimenti in collegamenti veloci e frequenti tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola; bisogna poi portare le Frecce nei collegamenti tra Palermo, Catania e Roma, garantendo gli investimenti per il servizio e il nuovo materiale rotabile in modo da utilizzare da subito al meglio la linea tirrenica dopo gli interventi fatti e riducendo i tempi sulla tratta tra Reggio e Roma a massimo 4 ore e trenta minuti.

Legambiente chiede poi di potenziare il trasporto via nave lungo lo Stretto e bisogna rafforzare i collegamenti in treno da Reggio Calabria a Taranto e Bari, sia quelli passeggeri con nuovi collegamenti diretti tramite le Frecce, che quelli merci. E’ davvero paradossale che un’associazione ambientalista come Legambiente continui ad insistere su posizioni contrarie alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, che invece è la grande opera più ecologica della storia: i traghetti dello Stretto che Legambiente chiede di incrementare (!!!) inquinano molto di più così come il numero elevatissimo di passeggeri che da Sicilia e Calabria sono costretti a prendere l’aereo per mancanza dell’alta velocità ferroviaria che, solo tramite il Ponte, può unire Palermo e Catania al resto d’Italia.

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